Un terzo della spesa totale utilizzato per denunciare le retribuzioni all’Inps

Il fronte previdenziale è ancora aperto. Gli obblighi informativi delle imprese nel 2007 sono costati oltre 3 miliardi di euro. Un terzo della spesa è rappresentato dalla denuncia mensile dei dati retributivi, il cosiddetto «flusso Emens» che viene inviato per via telematica dalle imprese all’Inps. Obbligo totalmente differente dalle denunce contributive mensili che incidono per un altro miliardo di euro. Ovviamente se un’impresa richiede a Inps, all’Inail o a un’altra cassa previdenziale la documentazione che attesta la regolarità delle denunce e dei versamenti bisogna spendere altro denaro. La richiesta del Durc (il documento unico di regolarità contributiva) è costato alle aziende 134,5 milioni di euro. Allo stesso modo, un costo non indifferente è rappresentato dalla gestione delle retribuzioni per il calcolo dell’autoliquidazione dei contributi: una spesa da 550 milioni.

Semplificare sembra più un obbligo che una necessità considerato che sembra esserci un documento da compilare per ogni adempimento: dalla denuncia degli infortuni e delle malattie sul lavoro per finire con la richiesta di ricalcolo dei premi assicurativi.

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