«Tesoretto, no allo scippo di Prodi»

Maggioranza e opposizione chiedono di ridurre ancora l’Ici. Da De Corato la promessa di tagliare l’anno prossimo

Il governo «artiglia» i risparmi dei milanesi, ma centrodestra e centrosinistra si schierano (per una volta) compatti ad evitare lo scippo. E con una mozione bipartisan impegnano sindaco e giunta a difendere il «tesoretto» ambrosiano. A ogni costo. Magari anche, come si dice soprattutto nella maggioranza, a costo della «disobbedienza istituzionale». «In ogni caso», si legge infatti nel testo, quindi anche andando contro la legge. Tutti insieme anche nell’impegno, a cui si aggiunge la promessa ufficiale del vicesindaco Riccardo De Corato, ad abbassare ancora l’Ici, l’imposta sulla casa. Un altro taglio già dall’anno prossimo.
In Comune è tempo di bilancio. Letteralmente, perché l’aula è chiamata a votare i conti del 2006. E scopre che, grazie a una buona amministrazione, in cassa ci sono 157 milioni di euro. Una bella sommetta che, come qualunque brava massaia, sindaco, assessori e consiglieri vorrebbero mettere immediatamente a frutto. Niente di più proibito, a voler rispettare la Finanziaria Prodi che chiede ai Comuni di «congelare» i risparmi in nome di un Patto di stabilità. «Un assurdo - insorge il capogruppo di Fi e vicepresidente dell’Anci Lombardia Giulio Gallera -. Dobbiamo dare ai milanesi i soldi dei milanesi, ribellarci a queste manovre indegne del governo di centrosinistra. Disobbedienza istituzionale? Certo una battaglia che vogliamo condurre a ogni costo. Anche insieme a tutti gli altri Comuni tartassati». Dai banchi della giunta gli fa eco il vicesindaco. «Una stretta finanziaria sugli enti locali - attacca Riccardo De Corato - che non ha precedenti. Prima i tagli preventivi della Finanziaria, adesso si impongono divieti di spesa sugli attivi di bilancio. Un autentico paradosso perché anziché premiare chi è virtuoso, si scoraggia la buona amministrazione delle risorse». Parole che, pur nella difesa d’ufficio del governo amico, sono condivise anche tra i banchi del centrosinistra. Alla fine voto unanime perché Milano possa spendere i suoi 157 milioni. In opere pubbliche e, per la parte corrente, per interventi a favore delle famiglie, della casa e della scuola». A cominciare da quella elementare di via Cittadini a Quarto Oggiaro. «Abbiamo votato a favore di un ordine del giorno bipartisan - spiegano gli ulivisti Marilena Adamo e Fabrizio Spirolazzi - finalizzato al pieno utilizzo dell’avanzo di gestione, perché non devono essere i milanesi a pagare gli errori dell’amministrazione comunale nel 2005 e 2006. Così facendo abbiamo condiviso la battaglia con gli altri Comuni italiani e l’Anci per modificare la legge Finanziaria che impedisce l’impiego degli avanzi di gestione».


Il centrosinistra presenta anche la mozione che, dopo le «maggiori entrate Ici» per quasi 7 milioni di euro nel 2006, impegna a «destinare maggiori risorse per aumentare le detrazioni relative all’abitazione principale». De Corato promette che nei tagli saranno investiti quei 7 milioni, «ma probabilmente anche molto di più». Tutti d’accordo.

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