E il tifo milanista rimise la spina. Dopo una settimana di tormenti e delusione diffusa, dovuti non tanto alleliminazione dalla Champions, vissuta invece con garbo e stile, quanto ai progetti di basso profilo attribuiti al presidente Silvio Berlusconi. La scossa è arrivata lunedì sera, dagli schermi di Antenna 3, la trasmissione Lunedì di rigore collegata in diretta con Arcore e col presidente del Milan a cena con Umberto Bossi e reduce «dallangoscia per la compilazione delle liste». Il suo intervento, scandito da un mare di e-mail alla tv lombarda, ha consentito di far piena luce sul potenziamento del Milan finito anche sulle cronache politiche del Corriere della Sera. «Io e Fedele Confalonieri abbiamo in effetti discusso dellargomento ma in una chiave diversa. Ci siamo detti: per la prossima stagione, magari riducendo la rosa, dobbiamo puntare su dei fuoriclasse» il primo chiarimento di fondo. Che è un avviso ai naviganti: Berlusconi ha detto basta agli acquisti di basso profilo e spalancato le porte invece allarrivo di campioni. Lattivismo del Milan, improvviso, per tesserare il centrocampista Flamini dellArsenal, a parametro zero (ha rifiutato lanno scorso lo stipendio da 2,5 milioni) è una conferma solenne. Sono attesi ricambi di qualità anche là dove cè piena soddisfazione dei titolari.
Secondo punto: senza fare nomi, il presidente del Milan ha scolpito i bisogni tecnici della squadra: «Dobbiamo rinforzare la difesa e dotarci di un centravanti di grande prestanza fisica». Per la prima esigenza, il nome, scontato, di Zambrotta in arrivo dal Barcellona, non è lunico: quando Berlusconi parla di difesa, allude anche al ruolo del portiere. Dida è in partenza (si parla di rescissione del contratto), Kalac può essere confermato come secondo, da arruolare il terzo, Fiori è allultima stagione. Per il centravanti lindicazione è qualcosa di più di un identikit: cancellato il nome di Sheva nei confronti del quale Berlusconi continua a ripetere «affetto e stima», si punta invece su un panzer, del tipo Toni per intendersi, Drogba oppure Gomes dello Stoccarda. Anche lillusione di recuperare allattività Ronaldo sembra spazzata via dal pessimismo cosmico dello stesso Ronaldo rientrato ieri pomeriggio a Milano, accolto allaeroporto dal dirigente Leonardo. Lultima visita di controllo a Parigi è andata bene ma neanche i chirurghi francesi immaginano un ritorno di Ronie nel calcio europeo. Terzo punto: il tesoretto. «Anche se non dovesse arrivare la qualificazione in Champions, un tesoretto da qualche parte lo si trova» la risposta-garanzia del presidente del Milan che vale quanto un assegno in bianco per Galliani e Braida.
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