L'annuncio è arrivato ieri, la Fondazione Portaluppi termina la propria attività dopo 25 anni e, in accordo con le Soprintendenze, ha deciso di donare al Fondo per l'Ambiente italiano (Fai) tutto il patrimonio dell'architetto Piero Portaluppi. L'intero prezioso archivio di disegni, libri, documenti e arredi troverà casa a Villa Necchi Campiglio, la dimora di via Mozart progettata dallo stesso Portaluppi nel 1932 e donata al Fai nel 2001 dalle sorelle Necchi. Negli anni la Villa è diventata uno dei luoghi che più ha promosso la conoscenza dell'architetto al largo pubblico, e, ancor meglio, d'ora in poi, potrà raccontarne la storia: l'intento degli eredi di Portaluppi è proprio quello di costituire un centro di studi e di divulgazione sulla sua opera. La sede della Fondazione Portaluppi, anch'essa progettata dall'architetto negli anni Trenta, è in via Morozzo della Rocca. Da qui saranno trasferiti documenti, disegni, progetti tra cui quello della stessa Villa Necchi -, fotografie d'epoca, appunti e schizzi autografi, ma anche cartoline e video che testimoniano le relazioni dell'architetto con celebri personaggi, intellettuali e artisti che hanno fatto la storia del Novecento. Da Filippo Tommaso Marinetti a Fortunato Depero, da Marcello Piacentini a Gio Ponti ai BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers), da Arturo Toscanini a Maria Callas, e molti altri. Non solo: alcuni dei libri della biblioteca dello stesso Portaluppi e centinaia di volumi e riviste di storia dell'architettura, collezionati dalla Fondazione Portaluppi negli anni, saranno, come tutto l'archivio, non solo esposti, ma anche disponibili alla consultazione e allo studio, in accordo con Soprintendenze e Politecnico.
Infine, una ventina di mobili e oggetti, disegnati e usati da Piero Portaluppi, tra scrivanie, armadi, sedie e divani che arredavano la sede della storica Fondazione, e che saranno allestiti, e quindi permanentemente esposti, a Villa Necchi negli spazi del sottotetto riprogettati dall'architetto Piero Castellini Baldissera, nipote di Piero Portaluppi.
Il prossimo maggio ci sarà l'inaugurazione. Il Fai si è impegnato a realizzare anche mostre temporanee, visite e iniziative speciali per dare risalto a opere così significative per Milano. Il presidente del Fai, Marco Magnifico, ha ricordato anche le altre collezioni presenti a Villa Necchi (Claudia Gian Ferrari, Alighiero e Emilietta De' Micheli e Guido Sforni): "Il proposito di donare al Fai il patrimonio della Fondazione Portaluppi nasce da quello stesso ceppo di famiglie milanesi che ritengono un loro dovere condividere con la collettività un nucleo rappresentativo delle proprietà di famiglia. Siamo onorati e grati della nuova responsabilità affidataci". Letizia Castellini Baldissera, Presidente Fondazione Piero Portaluppi ha spiegato: "Negli ultimi anni, con mia sorella Anna e mio fratello Piero, abbiamo preso atto che la continuità della Fondazione non poteva più basarsi sull'impegno dei famigliari.
Nel decidere la donazione abbiamo sentito anche il desiderio di far conoscere non solo Piero Portaluppi architetto ma anche il disegnatore, l'umorista, l'enigmista, il collezionista di orologi solari, l'autore di filmati e l'uomo curioso ed ironico".