Roma

Un tesoro di reperti sotto il letto

Una collezione archeologica sotto il letto. Quando gli uomini delle Fiamme Gialle sono entrati in casa di un’insospettabile impiegata di Ardea non credevano ai loro occhi. Vasi in bucchero, ampolle, una testa in marmo, piatti e altri oggetti in ceramica di fattura etrusca e greco-romana risalenti all’ottavo secolo a.C. tutti in ottimo stato di conservazione. Un sequestro importante secondo gli esperti, il secondo in pochi giorni, e di reperti che stavano già per «prendere il volo». Secondo indiscrezioni, infatti, la donna di 46 anni era in trattativa con personaggi legati a noti mercanti d’arte in contatto con i grandi collezionisti europei e nordamericani. «Le indagini sono maturate nell’ambito di precedenti scoperte in zona - spiega il maggiore Antonio Aiello, comandante della compagnia Pomezia della Guardia di Finanza - e hanno convinto i magistrati ad attivare un’attività informativa per bloccare altri trafficanti. Ma la sorpresa più grande l’abbiamo avuta quando sotto il talamo della donna abbiamo trovato la valigia piena zeppa di ollette, boccali, lucerne e altri pregevoli reperti archeologici. I funzionari della Soprintendenza del Lazio, intervenuti per valutarne l'interesse storico artistico, ne hanno confermato il valore inestimabile, ponendo l’accento sul sorprendente stato di conservazione». Tra I pezzi recuperati una riproduzione d’imbarcazione risalente all’VIII secolo a.C., tre pezzi di coppetta biansata d'impasto con decorazione incisa sul corpo a linee circolari e una coppa biansata, sempre dell’VIII secolo a.C., una kylix biansata su piede con decorazione a piastra circolare bianco rosato d’età arcaica, una olletta d’impasto con decorazione a volute del VI-V secolo a.C., un boccale con decorazione dipinta, un piccolo boccale con orlo a tese d’impasto chiaro sabbioso decorata, un piccolo recipiente a forma animale d’impasto sabbioso con decorazione puntiforme dipinta (ancora del VI-V secolo a.C.), due olle, una olla biansata di età imperiale, tre lucerne romane, una testa femminile in marmo ancora d’età imperiale.

Il materiale verrà affidato al museo dell’antica Lavinium (Pratica di Mare).

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