Tessa Gelisio metterà in pentola Benedetta Parodi

È ufficiale, da lunedì prossimo sarà Tessa Gelisio a condurre Cotto e mangiato, la popolare rubrica di ricette in onda all’interno di Studio aperto. La bella conduttrice di Pianeta mare, purtroppo reduce da qualche ritocchino, l’ha spuntata sulle numerose pretendenti e ora lancerà la sfida alla fondatrice dello spazio gastronomico di Italia 1 già in servizio effettivo su La7 con I menù di Benedetta. Lì, però, la Parodi allungata a un’ora di pentole e fornelli, si deve accontentare di uno share tra il 2 e il 3 per cento. Non cominciano a essere un po’ troppi questi telechef?
A Formigli mancano Piovani e l’audience Nel suo video per il CorriereTv Aldo Grasso si chiede se sarà Corrado Formigli a farci dimenticare Santoro. Se anche stavolta sarà il figlio a uccidere il padre. Perché no? Per ora i fatti sono un tantino diversi. L’altra sera la platea si è limitata a un milione e 300mila telespettatori, 200mila in meno della prima puntata, 6,37 per cento nonostante il talk si allunghi ben oltre la mezzanotte. Per dire: Lilli Gruber, fa sempre di più (anche di Lerner). Poi a Piazzapulita, dopo i servizi in presa diretta, quando si passa in studio tutti, politici compresi, danno del tu a Formigli. E da un momento all’altro si aspetta che attacchi la musica di Piovani. Che non arriva.
Saccà rialza il cavallo di Viale Mazzini Strabiliante intervista di Agostino Saccà sul Foglio di giovedì scorso. Archiviato forse in modo un po’ sbrigativo il suo ruolo come «esecutore dell’editto bulgaro», l’ex direttore generale della Rai, peraltro ora in causa con Viale Mazzini, ha descritto il servizio pubblico con il paradosso del calabrone («non dovrebbe volare con quella apertura alare e quella massa, e invece, toh, vola») e ribaltato la vulgata del canone «tassa più odiata dagli italiani», «il più basso d’Europa», snocciolando una serie di cifre e servizi di cui le varie Bbc e Zdf si sognano. Inoltre, se la Rai recuperasse il 23 per cento di evasione se ne avvantaggerebbe l’intero sistema della comunicazione. Averne dirigenti così.


Il futuro dei media tra web e pirateria Ci saranno Corrado Calabrò, presidente di Agcom, Fedele Confalonieri, padre nobile di Mediaset, Giancarlo Leone, vicedirettore generale della Rai, Riccardo Tozzi, presidente Anica e il ministro Galan mercoledì 5 ottobre a Roma (Biblioteca Casanatense - MiBac) a parlare di pirateria e futuro dei media. Insieme con altri relatori illustreranno e discuteranno dei risultati della ricerca commissionata a IslCult: «Italia audiovisiva: diritto d'autore e creatività».

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