da Milano
«Sono molto deluso dalle parole di Peter Mandelson. Questo è un ennesimo tentativo di prendere tempo e rimandare le decisioni trincerandosi dietro i se, i ma e i forse». È il duro commento del vicepresidente di Sistema Moda Italia, Riccardo Marini, alle dichiarazioni del commissario Ue al Commercio, ieri a Firenze per un incontro con la Regione Toscana e il viceministro delle Attività produttive Adolfo Urso.
«Purtroppo - ha aggiunto Marini - i tempi della politica non si sposano con le necessità delle imprese, che hanno bisogno di decisioni veloci una volta che sono state constatate anomalie rispetto alle regole da tutti a suo tempo stabilite. Aspettiamo sempre le decisioni dellEuropa e nel frattempo le imprese continuano a ridurre il numero degli addetti e a chiudere, se questa è la volontà dell'Europa che ce lo dicano».
Nel pomeriggio Mandelson ha raggiunto Milano dove ha incontrato una delegazione ristretta di imprenditori guidata dal presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo. «LUnione europea - ha detto Montezemolo - dovrebbe dare immediata applicazione alle quote di salvaguardia per le categorie di prodotti che ne manifestano le necessità, nel caso le negoziazioni in corso dovessero fallire». Oltre allapplicazione delle quote di salvaguardia su prodotti di natura tessile, calzaturiero e abbigliamento, il numero uno di Confindustria ha inoltre invitato Bruxelles ad «approvare rapidamente il regolamento Ue sulla marcatura dorigine obbligatoria per i prodotti in ingresso nellUnione e rafforzare la lotta alla contraffazione e alle altre pratiche commerciali, illecite o sleali sia nel mercato interno dellUnione europea, sia nei Paesi terzi».
Allincontro con Mandelson hanno partecipato anche Marco Tronchetti Provera, Pasquale Pistorio e Gianmarco Moratti.
Nella mattinata, a Firenze, il viceministro Urso aveva chiesto per lennesima volta di «procedere in fretta e con determinazione per lattivazione delle misure di salvaguardia sul tessile», misure che potrebbero scattare già dalla prossima settimana».
Da parte sua Mandelson ha concluso: «Spero di raggiungere un accordo con le autorità cinesi. Ma in caso di mancato accordo, agiremo qualunque cosa accada, anche unilateralmente».
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