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Test prenatale rivela il sesso al secondo mese di gravidanza

Test prenatale  rivela il sesso  al secondo mese di gravidanza

da Milano

Non sarà come scegliere il nascituro ideale su un depliant patinato ma conoscere a nemmeno due mesi di gravidanza il sesso del feto è già un bel passo avanti in quella direzione. Proprio così, con 149 euro, si può acquistare un kit che rivela dopo una manciata di giorni, cioè da sole sei settimane, se il figlio concepito è maschio o femmina. L’unica seccatura tecnica è il reperimento di questo test. Per il momento è distribuito solo in Germania e in Austria, attraverso ginecologi affiliati ( la lista è disponibile su Internet), ma è già previsto lo sviluppo del test in altri Paesi europei. Il kit si chiama Gender (sesso, in inglese) test, è prodotto dalla PlasmaGen, una casa farmaceutica di Colonia che garantisce il risultato corretto al 99% . Le percentuali sono attendibili anche perché il test è stato realizzato seguendo studi effettuati da un gruppo di ricercatori del San Raffaele di Milano su ben 1.837 donne incinte. In pratica, questa ricerca spiega che è possibile verificare la presenza del cromosoma Y nel sangue della madre già dopo sei settimane dal concepimento. Se questo cromosoma c’è, il nascituro sarà un maschio, se è assente, sarà femmina.
Ora questa scoperta scientifica è stata tradotta in pratica: basta un poco di sangue fresco prelevato da un infermiere o dal medico, il resto lo fanno reagenti chimici che dopo due settimane svelano l’arcano mistero. Inutile nascondersi dietro a un dito. La novità è stuzzicante, molte coppie di futuri genitori vorranno sapere fin da subito cosa bolle in pentola, meglio, in pancia, e questo kit è un mezzo semplice e indolore per saperlo. Ma accanto ai curiosi ci sono anche le coppie snaturate, quelle che non fanno mistero dei propri desideri e che sarebbero pronti a tutto pur di deviare il corso della natura. Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo: «Voglio il maschio a tutti i costi» oppure «Se è una terza femmina mi sparo»? E queste coppie, cosa faranno ora che potranno sapere con largo anticipo cosa ha riservato loro il destino? La tentazione di un aborto selettivo potrebbe essere fortissima visto che è possibile rinunciare a un figlio legalmente fino alla dodicesima settimana anche se si spera rimanga per tutti solo un’ipotesi da scacciare con il senno della coscienza. Il presidente della casa farmaceutica, Florian Funken, tenta di rassicurare spiegando che il test è distribuito solo ai ginecologi che si impegnano a non dare il risultato prima della 12 settimana di gravidanza, termine finale per l’aborto legale anche in Germania e Austria.
Ma quando il test sarà esportabile cosa faranno i cinesi? Acquisteranno il kit a vagoni? Domande premature per la casa farmaceutica tedesca, molto attuali invece per un laboratorio genetico anglo-americano che i test sul sesso lo fanno via web. Basta collegarsi al link www.dna-worldwide.com, ed ecco che specialisti inviano a casa un kit per il prelievo del sangue e spediscono a casa il risultato genetico sul sesso del nascituro in tutto il mondo. O quasi. Sono infatti escluse Cina e India, per l’alto tasso abortivo quando si è sicuri che il nascituro è femmina. L’esame costa 159 sterline e il test viene annunciato in Internet come «uno dei più eccitanti sviluppi della genetica». Il risultato dell’esame viene spedito via web oppure comunicato per telefono mentre viene spedito un certificato con le «congratulazioni alla coppia» per il loro bebè in arrivo. Nel sito inoltre spiegano che la loro tecnica funziona al 95% dei casi, in caso di errore viene rimborsato il costo dell’esame.
Il sistema fa rabbrividire il genetista Francesco Fiorentino, titolare di Genoma: «Questa metodica viene usata in maniera aberrante. I test favoriscono gli aborti selettivi a cui noi siamo completamente contrari. Quelle analisi noi le facciamo già ma a scopo terapeutico e non estetico.

Si utilizza per le coppie portatrici di malattie genetiche come la distrofia muscolare. Scoprire il sesso in modo precoce, infatti, permette di capire senza fare un esame invasivo come l’amniocentesi, quando il feto è affetto da una malattia del cromosoma x: se è femmina non sarà malato, se è maschio sì».

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