Testamento biologico Veronesi prepara una proposta di legge

Milano. Umberto Veronesi, ex ministro della Salute e oncologo di fama internazionale, lancia una campagna d’opinione per l’introduzione del testamento biologico contro l'accanimento terapeutico. L’iniziativa è stata presentata ieri a Milano. Attraverso la Fondazione che porta il suo nome, Veronesi ha messo a punto uno schema di testamento biologico, ovvero una dichiarazione che, in modo semplice, chiarisce le cure che si vogliono ricevere e quelle che si rifiutano, nel caso si perda la capacità di decidere in autonomia. Il documento dovrà essere validato da un notaio e, a questo proposito, si attende che il Consiglio nazionale dei notai il 22 giugno si pronunci.
La soluzione non risolve completamente il problema, perché non costituisce un vincolo giuridico per i medici né evita contenziosi tra parenti eventualmente divisi sul rispetto delle volontà testamentarie. Una soluzione legislativa sarà comunque necessaria: «Negli ultimi quattro anni - ha spiegato l'ex ministro - sono stati fatti quattro tentativi, tutti a vuoto.

Adesso noi stiamo preparando un disegno di legge molto semplice e contiamo sulla nascita di un movimento popolare che lo sostenga». Il Movimento per il testamento biologico riunisce giuristi, notai, medici ed esperti di bioetica. Leggi ad hoc esistono già negli Usa, in Germania, Olanda, Belgio e Danimarca.

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