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Una teste rivela la frase di Sabrina: «Papà ha confessato, io più brava»

Per Sabrina Misseri il primo vero giorno della verità è oggi. Il tribunale del Riesame in giornata si pronuncerà sulla richiesta di scarcerazione. Ma in ogni caso, l’indagine sul delitto non ha ancora scritto l’ultima verità. Gli elementi emersi nelle ultime ore sembrano dare sempre più corpo all’ultima versione fornita da Michele Misseri. Il contadino di Avetrana ha ritrattato la prima confessione e ora sostiene che è stata la figlia Sabrina a uccidere la nipote Sarah. E la ventiduenne tuttora in cella vede invece aggravarsi la sua posizione.
Una testimone ha riferito che Sabrina Misseri, quando si seppe dell’arresto di Michele, durante le riprese di Chi l’ha visto, le avrebbe sussurrato alle orecchie una frase inquietante: «Papà ha confessato, io sono stata più brava». La stessa testimone ha raccontato anche di aver visto Sarah triste qualche giorno prima del delitto e, avendole chiesto cosa le era successo, era stata zittita con uno sguardo severo da Sabrina.
Intanto dalla relazione medico-legale illustrata durante l’udienza del Riesame emerge che «in occasione della seconda visita medica» Michele Misseri fu «invitato a a ripetere le modalità con cui ha aggredito Sarah fornendogli un foulard arrotolato a mò di fune; cosi come è possibile rilevare dalle foto allegate si nota una certa incertezza nelle azioni ed approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che propone il reperto anatomo-patologico.

solo alla fine dopo vari suggerimenti il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando una scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario». La nuova ricostruzione degli inquirenti anticipa di 20 minuti il delitto: lo squillo sul cellulare di Sarah delle 14,28 Sabrina l’avrebbe fatto quando la cugina era già morta, nel tentativo di fabbricarsi un alibi.

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