MilanoSoldi in contanti, chiusi in una valigia, e depositati sul tavolo di Mario Cal, lad del San Raffaele che morirà suicida nel luglio 2011. Per almeno cinque o sei volte, a portare i soldi a Milano, nellospedale di don Luigi Verzè, è stato un uomo legato al Pd, e protagonista delle recenti inchieste sugli appalti in Puglia: uno dei fratelli Degennaro, imprenditori, legati a doppio filo al Pd di cui uno dei tre, Gerardo, è consigliere regionale, divenuti famosi per avere regalato impressionanti quantità di pesce fresco al sindaco di Bari, Michele Emiliano.
Ora il nome dei Degennaro spunta anche mille chilometri più a nord, nellinchiesta di Milano sul San Raffaele: dalle carte depositate dai pm si scopre che un teste ha parlato di frequenti visite del costruttore nel regno di don Verzè. È una novità solo apparentemente spiazzante: perché in realtà i rapporti del San Raffaele con la politica pugliese erano noti da tempo, e avevano creato alla giunta regionale presieduta da Nichi Vendola qualche grattacapo. Vendola aveva stretto un accordo con Verzè per creare a Taranto il San Raffaele del Mediterraneo, una struttura sanitaria deccellenza finanziata con 60 milioni dalla Regione Puglia. Vendola era stato criticato per questa alleanza, ma aveva strenuamente difeso la propria scelta.
Ora si scopre che i rapporti del San Raffaele con il mondo della politica e degli affari pugliesi aveva anche un lato oscuro: a parlare agli inquirenti di cinque o sei visite in ospedale di «uno dei Degennaro» è stato Pierino Zammarchi, il costruttore di fiducia di Verzè e Cal, che dei fondi neri dellospedale era uno dei principali finanziatori. Le dichiarazioni di Zammarchi sono state contestate dai pm allex direttore finanziario del San Raffaele, Mario Valsecchi, che ha ammesso di avere conosciuto Degennaro che avrebbe dovuto finanziare il Dibit 2, il dipartimento di chirurgia molecolare. Dei soldi consegnati in contanti da Degennaro a Cal ha dichiarato «ne prendo atto, non ne sapevo niente». Ma altri elementi emergono dalle carte dellinchiesta pugliese, dove si parla dellappalto per la costruzione del parcheggio del San Raffaele vinto dalla Dec, lazienda dei Degennaro. Vi si legge che i costruttori baresi avrebbero scontato 3 o 4 milioni dai costi fatturati a don Verzè, ma si sarebbero rifatti del sacrificio alzando il costo di un parcheggio realizzato a Bari, in piazza Giulio Cesare. In sintesi: non solo i Degennaro avrebbero fatto un megasconto a don Verzè, ma avrebbero restituito in nero al suo braccio destro, Mario Cal, una parte dei soldi. A fare visita a Cal, è probabilmente Vito Degennaro. In una intercettazione depositata a Bari, è lui a dire: «Se domani mattina arrivo in orario ho un appuntamento al San Raffaele con Cal».
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