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Tgi, Garimberti a Masi: "Minzolini oltre i limiti" Ma lui ribatte: "Rispetto gli organi istituzionali"

Il presidente della Rai scrive al direttore generale: "Da Minzolini giudizi inopportuni in quanto invasivi di soggetti politici e istituzionali". Ma Masi non ci sta: "Il Tg1 garantisce il pluralismo"

Tgi, Garimberti a Masi: "Minzolini oltre i limiti" 
Ma lui ribatte: "Rispetto gli organi istituzionali"

Roma - "Ci sono dei limiti che soprattutto l’informazione del servizio pubblico non può valicare. Ieri purtroppo sono stati valicati: ci sono stati nell’intervento del direttore Minzolini giudizi inopportuni in quanto invasivi delle competenze e responsabilità di soggetti politici e istituzionali, giudizi che impegnano il servizio pubblico e che non competono all’informazione della Rai". Così il presidente della Rai Paolo Garimberti - a quanto apprende l’Ansa da ambienti di Viale Mazzini - avrebbe scritto in una lettera al direttore generale Mauro Masi a proposito dell’editoriale di ieri sera del direttore del Tg1 chiedendogli "un intervento diretto e immediato".

La lettera di Garimberti "Pur non contestando, in linea di principio, il diritto di un direttore di esprimere opinioni sull’attualità". Garimberti avrebbe scritto inoltre a Masi che "l'esasperato protagonismo individualè, per citare testualmente la Carta, vada tempestivamente corretto nell’ambito dei tuoi doveri e delle tue competenze". E' chiamando in causa la Carta dei doveri e degli obblighi degli operatori del servizio pubblico quindi che il presidente chiederebbe l’intervento del dg in un momento politico particolarmente delicato. Il presidente, sempre a quanto apprende l’Ansa da ambienti di Viale Mazzini, ricorderebbe anche di aver più volte manifestato la sua preoccupazione per la mancanza di pluralismo del Tg1 e sottolineerebbe appunto che "in questa fase politica particolarmente delicata, e che richiederebbe massimo equilibrio, tale preoccupazione ha trovato conferma". Garimberti in conclusione annuncerebbe la sua intenzione di portare il tema dell’informazione Rai in discussione nel prossimo Cda e spiegherebbe di ritenere inoltre necessario "dare tempestivamente e rigorosamente seguito a tutte quelle decisioni che sono state prese in tema di palinsesti in Consiglio di amministrazione, senza ritardi, che potrebbero anch’essi essere letti come strumentali e con valenza politica". E tra le righe sembrerebbe di leggere qui un riferimento ad Annozero.

Masi non ci sta: "Pluralismo garantito" Il Tg1 di Minzolini garantisce il pluralismo dell’informazione: così il dg della Rai, Mauro Masi, risponde alla lettera del presidente Garimberti. "Come ho avuto modo di affermare anche pubblicamente in commissione parlamentare di Vigilanza - scrive Masi - non condivido la tua preoccupazione di una mancanza di pluralismo da parte del Tg1. Né ho rinvenuto sinora elementi tecnico/fattuali che la dimostrino".

Minzolini: io sempre rispettoso degli organi istituzionali "Io sono sempre stato rispettoso delle prerogative degli organi istituzionali a cominciare da quelle del Capo dello Stato". A sottolinearlo è il direttore del Tg1 Minzolini, in relazione alla lettera del presidente Garimberti al direttore generale Masi. "Una lettura attenta ed obiettiva dell’editoriale di ieri lo dimostra ancora una volta. Il rispetto delle prerogative degli organi istituzionali - aggiunge Minzolini - non significa però che non si possano dare valutazioni sulla situazione politica ed i suoi sviluppi. Del resto, al di sopra di tutto c’è la Carta Costituzionale con l’articolo 21".

Butti: Minzolini attaccato qualunque cosa dica Il capogruppo del Pdl in commissione di Vigilanza Rai, Alessio Butti, ha criticato la lettera di Paolo Garimberti sul Tg1. "Quello nei confronti di Augusto Minzolini ormai è diventato un riflesso pavloviano: qualsiasi cosa dica un minuto dopo partono gli attacchi", ha dichiarato in una nota. "Minzolini si è limitato a esprimere le sue valutazioni sugli scenari della politica italiana non diversamente da quanto fanno i notisti politici di tutti i quotidiani", ha spiegato, "lo stesso richiamo alle elezioni anticipate da un mese e mezzo ormai condisce le analisi di tutti gli editorialisti. È curioso notare che altri autorevoli giornalisti, come l’ex direttore del Corriere della Sera Piero Ostellino, proprio dal Tg1 hanno espresso concetti non dissimili da quelli di Minzolini. Eppure, non è successo nulla". Quanto poi, ha proseguito, «al richiamo alla nozione di servizio pubblico che merita sempre di essere salvaguardata e rispettata, essa è sottordinata nella gerarchia delle fonti del diritto alla carta costituzionale che è il punto più alto del nostro ordinamento".

Cicchitto: paradossale fuoco di fila "Ritengo paradossale il fuoco di fila, purtroppo aperto dal presidente Rai Paolo Garimberti, che si è sollevato contro il direttore del Tg1", attacca Fabrizio Cicchitto. "Quella degli editoriali è una prassi consolidata pressochè quotidiana per la carta stampata ed esistono format di editoriali anche nel linguaggio televisivo. Nel suo editoriale di ieri Minzolini non ha mancato di rispetto a nessuno", ha assicurato, "ha semplicemente fatto una analisi della fase politica, aggiungendo una considerazione finale che rispecchiava il proprio punto di vista. Criticabile forse nel merito da parte di qualcuno,certamente non censurabile dal punto di vista della forma". Oppure, ha aggiunto, "dobbiamo cominciare a credere che alberghi in qualcuno la convinzione che nell’azienda Rai sia possibile usare due pesi e due misure? E che il bavaglio debba valere solo contro qualcuno e per altri no?".

Rizzo Nervo: bene Garimberti "Sottoscrivo anche le virgole della lettera inviata dal Presidente Paolo Garimberti al direttore generale. Non è in discussione il diritto del direttore del TG1 a realizzare editoriali sui fatti di attualità ma la sistematica violazione dei principi del pluralismo da parte della principale testata televisiva del Paese",Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai di minoranza, appoggia Garimberti. "Compito di un telegiornale del sevizio pubblico è rappresentare la complessità del dibattito politico non certamente quello di sostenere e promuovere il 'punto di vista' del governo di turno. È quanto mai opportuno, quindi, l’invito fatto dal presidente perchè vi sia finalmente un significativo intervento da parte del direttore generale".

Verro: Minzolini può dire quel che pensa "Mi chiedo in che Paese viviamo. L’autonomia dei giornalisti va riconosciuta per alcuni o vale per tutti?". Così Antonio Verro, consigliere Rai di maggioranza, risponde interpellato sulla lettera contro il direttore del Tg1. "Credo che Minzolini - prosegue - abbia il diritto di andare in video, metterci la faccia e dire quello che pensa. La verità è che dà fastidio perché dimostra di avere coraggio, perché si gioca la partita non con i poteri forti - come si vuol far credere -, ma direttamente con i telespettatori. Voglio fare un appello - conclude Verro -, di andarsi a vedere i suoi editoriali, e giudicarli a posteriori".

Capezzone: lettera sconcertante Peri il portavoce del Pdl, "desta sorpresa e sconcerto il contenuto della lettera inviata da Paolo Garimberti a Mauro Masi. Minzolini ha il merito di avere rotto una cappa di conformismo, e ci auguriamo che nessuno, dentro e fuori l’azienda, pensi di poterlo intimidire o 'normalizzare'.

I successi di ascolto sono ormai costanti, e quindi anche i telespettatori mostrano di gradire un’informazione non omologata ai desideri e alle abitudini di chi pensa ad un’informazione a senso unico, magari malata di antiberlusconismo".

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