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Thailandia, il premier interdetto per cinque anni L'opposizione: "Domani la fine delle proteste"

Il primo ministro thailandese Somchai Wongsawat è stato interdetto per cinque anni dall’attività politica in seguito a una decisione della Corte Costituzionale. Accordo per la ripresa del traffico aereo entro 24 ore

Thailandia, il premier interdetto per cinque anni 
L'opposizione: "Domani la fine delle proteste"

Bangkok - La Thailandia cerca di uscire dalla grave crisi politica. La Corte costituzionale ha "azzerato" il governo ordinando lo scioglimento di due partiti e l’interdizione dei suoi leader. Sarà fuori dalla vita politica per cinque anni anche il premier Somchai Wongsawat. Sia il Partito del potere del popolo (Ppp, di Somchai, il maggiore del Paese), sia il Chart Thai (il secondo partito di governo) sono stati riconosciuti colpevoli di brogli nelle elezioni del dicembre 2007. E l’opposizione annuncia la fine delle manifestazioni di protesta e del blocco dei due aeroporti di Bangkok a partire da domani.

Cosa accadrà ora Il provvedimento non implica necessariamente elezioni anticipate, perché molti dei leader del Ppp non colpiti dall’interdizione hanno già annunciato la formazione di un nuovo partito, il Puea Thai. "Ci iscriveremo tutti a un nuovo partito e puntiamo a eleggere un nuovo primo ministro l’8 dicembre", ha detto un portavoce del Ppp, Jatuporn Prompan, dopo la sentenza della corte.

L'opposizione ferma le proteste L’opposizione thailandese ha annunciato oggi la fine delle manifestazioni di protesta e del blocco dei due aeroporti di Bangkok a partire da domani. Sondhi Limthongkul, il leader dell’Alleanza del popolo per la democrazia (Pad), la coalizione di forze di opposizione che ha animato per mesi le proteste antigovernative, in una conferenza stampa ha detto che il blocco dell’aeroporto internazionale Suvarnabhumi e di quello nazionale Don Muang, cesserà domani alle 10:00 locali (le 04:00 italiane). Sondhi ha anche annunciato una sospensione a certe condizioni delle manifestazioni di protesta del Pad. L’annuncio è giunto dopo il verdetto di stamattina della corte costituzionale, che ha sciolto i tre principali partiti di governo e interdetto dalla politica molti suoi leader, a partire dal premier Somchai Wongsawat.

Il premier: "Accetto il verdetto" "Il mio dovere è terminato - ha detto Wongsawat -. Ormai sono un semplice cittadino. Ma questo verdetto è inaspettato. In passato ho fatto del mio meglio, non per me ma per la nazione", ha aggiunto il capo del governo destituito.

Grave crisi da agosto Dallo scorso mese di agosto il Paese è sprofondato in una grave crisi politica, con migliaia di militanti della coalizione di opposizione Alleanza del popolo per la democrazia (Pad) che esigono lo scioglimento del governo di Somchai. Dopo aver occupato per mesi i palazzi del governo, i manifestanti nei giorni scorsi hanno occupato i principali aeroporti del Paese, bloccando fra gli altri migliaia di turisti stranieri.  

Rinviato vertice Asean  Il governo thailandese ha rimandato a marzo il vertice Asean, l’associazione dei paesi del Sud-est asiatico, che si sarebbe dovuto aprire nella città di Chiang Mai, nel nord del Paese, dal 13 al 17 dicembre.

Accordo per ripresa traffico aereo I manifestanti antigovernativi e l’autorità aeroportuale della Thailandia hanno raggiunto un accordo oggi per consentire una ripresa entro 24 ore del traffico aereo all’aeroporto internazionale di Bangkok se le condizioni tecniche lo consentiranno.

Lo ha riferito un responsabile dell’autorità aeroportuale.

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