MilanoNon bisogna sottovalutare il potere dello sport. Nei casi di disagio giovanile provocato da situazioni familiari critiche come da insuccessi scolastici o da una difficile integrazione socio-culturale, una sola partita di calcio può far divertire certo, ma spesso restituire anche qualche speranza. E aiutare bambini e giovani che vivono in condizioni svantaggiate per mezzo dello sport è proprio lobiettivo della Fondazione Laureus Italia. Ieri al centro sportivo Saini di Milano è stata festeggiata lapertura, per il terzo anno consecutivo, delle attività della Polisportiva Laureus. Oltre trecento ragazzi, di unetà compresa fra i sei e i diciotto anni, provenienti da servizi sociali pubblici e privati come da scuole situate nelle periferie milanesi hanno dato vita a diverse sfide sportive: «I nostri corsi vogliono favorire lapprendimento, laggregazione, il rispetto delle regole, lincremento dellautostima» ha dichiarato Silvana De Giovanni, direttrice di Laureus Italia. Ci sono state partite di calcio, rugby, pallavolo e pallacanestro: quelle che sono le attività gratuite a cui la Fondazione Laureus dà la possibilità di iscriversi. Per ogni torneo cera un padrino e per il calcio, tra gli applausi e le urla dei baby giocatori, è entrato in campo il difensore del Milan Thiago Silva.
Il venticinquenne di Rio de Janeiro ha confessato di trovarsi di fronte a ragazzi che gli somigliano molto: «Quando ero bambino non avevo esempi da seguire e so che piccoli gesti come questi possono aiutare tanto le persone». Il primo consiglio che ha voluto dare ai suoi giovani campioni, con cui ha fatto fotografie e tirato il calcio dinizio della partita, è stato quello di portare a termine la scuola: «Perché è formativa e essere un buon alunno va di pari passo con lessere un buon calciatore». Il difensore rossonero ha dato loro un messaggio di speranza: «Nella vita non cè nulla di semplice, ma le opportunità ci sono per tutti e bisogna crederci davvero». Parlando del suo Milan ha sottolineato che giocare accanto a Nesta «è un grande onore, perché mi dà sicurezza e consigli e la nostra intesa cresce molto» e su Leonardo ha spiegato «abbiamo un rapporto molto stretto, quasi familiare».
Thiago Silva «Se stiamo uniti ce la possiamo fare»
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