La Thulin e Montand in bianco e nero Amore nella Spagna franchista

Nel 1966, allorché Alain Resnais realizzava La guerra è finita, l'attrice svedese Ingrid Thulin aveva trentasette anni. Di una bellezza enigmatica, sofisticata si era già imposta come privilegiata interprete di significative prove di Ingmar Bergman (Il posto delle fragole, Luci d'inverno) e di molteplici realizzazioni cosmopolite. Evidentemente, Resnais cineasta attento ai talenti emergenti, puntò su Ingrid Thulin per disegnare la figura dolente, appassionata di Marianne al centro del dramma sommesso, eppure struggente del fuoruscito antifranchista Diego (un calibratissimo Yves Montand).

Questi, incastrato, suo malgrado, tra l'urgenza del dover essere (una rischiosa missione clandestina in Spagna) e il suo turbato, esitante mondo esistenziale (la contingente quotidianità dell'essere) sceglie di perdersi, con razionale stoicismo, nel nulla del dispotismo franchista. Modulato con sapiente eleganza col bianco e nero smagliante di Sacha Vierny, La guerra è finita, è un film imperdibile.

LA GUERRA È FINITA - 16,49 euro

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