Pechino - Trenta morti. Questo il primo bilancio parziale dell'agenzia di stampa Nuova Cina della duplice scossa di terremoto in Tibet: la prima si è registrata nel pomeriggio ora locale, quando in Italia erano le 10,30 del mattino, e ha avuto un’intensità di 6,6 gradi sulla scala aperta Richter. Un secondo movimento tellurico, probabilmente di assestamento, ha fatto seguito una quindicina di minuti dopo, e ha raggiunto magnitudo 5,1. Lo ha reso noto il centro di controllo geologico degli Stati Uniti, secondo cui l’epicentro è stato localizzato circa 84 chilometri a est della capitale tibetana, Lhasa. In città la popolazione ha avvertito il sisma mentre nella contea di Qushui, prossima all’epicentro, gli edifici più alti hanno tremato e qualche vetro alle finestre si è infranto.
Anche in Cina Qualche ora prima il territorio cinese era stato investito da un fenomeno analogo, che aveva interessato in particolare la regione autonoma nord-occidentale dello Xinjiang.
Scosse di elevata intensità sono state avvertite anche in Afghanistan e nelle repubbliche ex sovietiche del Tagikistan, dell’Uzbekistan e del Kirghizistan: in quest’ultimo Paese il bilancio più pesante, con almeno settanta morti accertati e oltre cento feriti tra le montagne del sud; raso al suolo il villaggio di Nura.