«Ticket antismog e un freno agli ausiliari»

«Ticket antismog e un freno agli ausiliari»

Sabrina Cottone

«Il problema di Milano è il trrraffico». Ignazio La Russa imita Roberto Benigni e il suo mafioso siciliano Johnny Stecchino ma l’analisi è seria, serissimo il programma di An che parte già oggi con un referendum tra i cittadini. E ancor più serio è l’attacco all’assessore Giorgio Goggi e alla giunta: «Su questo tema bisogna cambiare in profondità. È la maggiore discontinuità, forse quasi l’unica rispetto all’amministrazione Albertini». E il futuro assessore, secondo An, «dovrà essere un politico».
La critica fondamentale alla gestione Goggi è aver creato problemi agli automobilisti senza offrire soluzioni alternative: «Noi contestiamo la filosofia di fondo e cioè la politica di dissuasione delle auto senza un sistema di parcheggi e trasporti pubblici adeguati». Al contrario, accusa il presidente dei deputati di An «c’è stata scarsa severità contro le infrazioni che bloccano il traffico, come le auto in doppia fila, sui passi carrai. Queste sono le infrazioni da reprimere senza pietà, su queste chiediamo la tolleranza zero».
Così, ecco le proposte di Alleanza nazionale: ticket d’ingresso limitato alle auto che inquinano (non Euro2 o Euro3), ausiliari della sosta trasformati in ausiliari del traffico (una task force che intervenga a risolvere i blocchi alla circolazione più che a dare multe), restringimento dei marciapiedi dove l’allargamento non è espressamente previsto per legge, isole ambientali solo quando i parcheggi sono già realizzati, tangenziale esterna. La Russa, «a titolo personale», lancia un’ulteriore proposta: raddoppiare il numero dei taxi, dando a ciascun titolare di licenza la possibilità di avere due mezzi, uno dei quali può essere affidato a un parente o a un dipendente. Nel referendum proposto ai cittadini An prospetta poi la fine del monopolio del servizio di Atm e l’apertura alla concorrenza con gare pubbliche.
Il programma, come è ovvio, non è di quelli che possano entusiasmare i verdi o gli amanti della bici. «Non siamo il partito degli automobilisti, ma neanche quello dei ciclisti e non possiamo chiedere ai cittadini di mangiarsi le auto. Prima di vietare la sosta bisogna creare le alternative» va al sodo La Russa. Si spinge oltre l’assessore regionale Massimo Corsaro: «Chiediamo ogni giorno di comprare più macchine, l’Italia è una Repubblica fondata sull’automobile, niente ipocrisie».
Il vicesindaco, Riccardo De Corato, sottolinea l’importanza della consultazione e insiste sugli interventi già realizzati: «È la prima volta dal referendum sulla chiusura del centro storico del 1985 che si dà voce ai milanesi.

In questi anni abbiamo già fatto alcune cose in questa direzione, come il restringimento di 43 chilometri di marciapiedi per creare diecimila nuovi posti auto. Inoltre nel centro storico circola il 13 per cento di auto in meno».

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