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Ticket, aumenti in arrivo Confermate le esenzioni

Assieme alle cattive notizie, ne arrivano anche di buone nell’ambito ticket sanitari. Se da gennaio aumenteranno quelli sulle cure mediche (fino a 66 euro per tunnel carpale, cataratta e artroscopia), e se i cittadini divranno pagare in anticipo, al momento della prenotazione, contemporaneamente scatterà il rinnovo automatico delle esenzioni. Vale a dire che i cittadini che non devono pagare le visite e gli esami non dovranno più fornire i documenti e le certificazione del reddito alla Regione. Avverrà tutto in automatico. Verranno infatti ritenute valide le dichiarazioni già presentate, fino al momento in cui il cittadino interessato non comunichi eventuali variazioni, cosa che è suo preciso obbligo e responsabilità fare.
Le autocertificazioni presentate tra il 15 settembre e l’11 dicembre di quest’anno sono state circa 378mila. La decisione di Regione Lombardia è stata comunicata alle Asl, agli ospedali, alle associazioni mediche e ai sindacati con una circolare della direzione generale Sanità. «Questa misura - spiega l’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani - ha l’obiettivo di venire incontro alle esigenze dei nostri cittadini, evitando loro il disagio di dover ripresentare ogni anno l’autocertificazione per l’esenzione, magari dovendo fare le code agli sportelli. È un provvedimento che va nella direzione della semplificazione. È evidente però che sarà responsabilità dei cittadini comunicare tempestivamente alle Asl l’eventuale venir meno delle condizioni economiche che garantiscono l’esenzione dal pagamento». Sono esenti dal pagamento del ticket per motivi di reddito i cittadini di età superiore a 65 anni con reddito familiare inferiore a 38.500 euro, i titolari di pensioni sociali, i titolari di pensioni al minimo ultrasessantenni, i disoccupati, i lavoratori in mobilità e in cassa integrazione. Se ad esempio un disoccupato trova un impiego, non ha più diritto all’esenzione e quindi deve comunicare all’Asl il cambiamento della sua condizione. Naturalmente verranno svolti i dovuti controlli sulla veridicità delle dichiarazioni presentate dai cittadini.
Nel frattempo, si dovrebbe tenere oggi uno dei primi incontri tra l’assessore Bresciani e il presidente Roberto Formigoni per decidere i nuovi vertici dei quattro Irccs pubblici (Policlinico, Istituto tumori, Besta, San Matteo di Pavia). Le nomine saranno ufficiali entro Natale. Sembra blindato il duo Giancarlo Cesana e Luigi Macchi alla guida del Policlinico ma si vocifera di un ingresso «vip» nel cda. In base a voci non confermate, per tenere a bada Cielle, nel consiglio potrebbe addirittura arrivare l’ex ministro Roberto Castelli. Nella partita la Lega sembra comunque aver diritto alla scelta di un presidente, un direttore generale e 5 membri nei cda.

Il dg del Besta Giuseppe De Leo potrebbe diventare presidente dell’Istituto tumori, dove invece traballa la poltrona di Antonio Colombo. Pietro Caltagirone del San Matteo potrebbe diventare dg dell’ospedale neurologico. Ma il risiko è ancora scritto a matita.

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