Cronache

«Ticket domenicale alle auto che vanno a Nervi»

Francesco Gambaro

Se è vero che Merella non parla mai per caso, allora i genovesi alle prese con zone blu e isole azzurre possono iniziare a preoccuparsi. Intervenendo due sere fa all'assemblea pubblica sui Parchi di Nervi, l'assessore al traffico ha messo nero su bianco la ricetta per difendere i parchi dall'aggressione delle auto, soprattutto durante il fine settimana. Eccola: «Far pagare un ticket molto alto a tutti veicoli che alla domenica entrano nella delegazione».
L'alternativa è quella d'introdurre il numero chiuso per le auto di passaggio a Nervi. «Ne beneficieranno i parchi, nel week end meta di famiglie di sudamericani che mangiano, giocano, festeggiano sui prati», aggiunge Merella. Che nei prossimi giorni chiederà più sorveglianza a vigili e carabinieri «perché le regole ci sono e vanno rispettate. Dal parco non si transita». Lo hanno ribadito l'altra sera i numerosi cittadini intervenuti all'incontro in piazza Duca degli Abruzzi per ascoltare la proposta di riqualificazione dei parchi. «L'articolo 13 del regolamento di polizia comunale impone di non calpestare i prati - scandisce Giuseppe Fornari, dell'associazione "Amici dei parchi di Nervi" - mentre l'articolo 18 vieta la circolazione dei cani. Le regole le abbiamo. Il Comune le faccia rispettare». Applausi dal pubblico. Che diventano ovazioni quando Carla Drepama prende la parola: «Il degrado esiste da quando avete tolto i giardinieri che curavano molto bene il verde a Nervi. Dove sono finiti?». Di degrado parla Francesca Mazzino del Dipartimento Polis della facoltà di Architettura. È lei ad aver curato con Annalisa Calcagno e in collaborazione con Aster e Comune il progetto di recupero dei giardini di Nervi. «Se non iniziamo subito a lavorare - attacca la Mazzino - i parchi rischiano di sparirci sotto gli occhi». Da un confronto tra i rilievi storici di metà 800 e lo stato attuale emerge che a villa Groppallo si è perso il 27 per cento di copertura arborea, a villa Serra il 13 e villa Grimaldi il 10. A villa Gropallo sono scomparsi 43 lecci, a villa Serra 18 palme delle Canarie e 21 pini. Nonostante ciò a Nervi sopravvive un patrimonio botanico eccezionale: 80 specie di piante, di cui molte esotiche, 5 alberi monumentali, un palmeto con 12 specie di palme. Il restauro dei parchi prevede il graduale recupero delle composizioni vegetali, la creazione di un camelieto, l'adeguata valorizzazione del palmeto di villa Groppallo e il restauro della vasca circolare nella villa. Un altro studio paesistico è in corso per le ville Serra e Grimaldi. Interventi di riqualificazione e manutenzione sono previsti per il roseto di Nervi, mentre lungo il confine ovest del parco Serra verrà creata una collezione di conifere esotiche. Giovanni Calisi, presidente del parlamentino «Levante» plaude all'iniziativa: «Nel 2002 abbiamo gettato le basi. Dopo la testa (il progetto), ci sono pure le gambe (le risorse)». Calisi allude ai 114 milioni di euro recuperati dalle Colombiane del 1992 e assegnati dal governo a interventi sul territorio di tipo ambientale e artistico. Tra questi 17,5 milioni di euro per la riqualificazione dei parchi storici, compresi quelli di Nervi. Per gli assessori Dallorto e Morgano una quota di questi fondi si potrebbe riservare all'avvio della manutenzione ordinaria. Intanto ieri mattina proprio nei parchi di Nervi si è svolta la seconda festa del volontariato.

Dalle 9 alle 12 un gruppo di cittadini, insieme a Scout, Alpini, Amici dei parchi e Protezione civile ha riordinato l'area verde di villa Groppallo.

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