«Il ticket non può durare Così facciamo ridere»

Carlo Masseroli, lei è portavoce del Pdl e Gallera il capogruppo. Quanto durerà la strana coppia?
«Mi auguro poco perché così fa ridere».
Alla prima seduta del consiglio lunedì ha detto che non può esistere un capogruppo senza voce. Conferma?
«Lo ribadisco, dobbiamo trovare subito una sintesi e nominare capogruppo uno tra gli 11 consiglieri, per coordinarci e lavorare bene insieme».
E come dev’essere il primo capogruppo di opposizione?
«Deve rappresentare il nuovo centrodestra, popolare e non elitario, liberale e cattolico. Dobbiamo mettere in evidenza le debolezze di un centrosinistra che vuol frenare lo sviluppo, bloccando il Pgt che invece creerebbe posti di lavoro, verde, servizi. E Pisapia ha un programma che si regge solo aumentando tasse e tariffe».
Per ora vi siete concentrati più sulla poltrona dell’aula che sulle strategie contro Pisapia.
«Dobbiamo smetterla di discutere tra noi e concentrarci sulla partita vera. Per questo dobbiamo risolvere in fretta la questione e presentare una proposta di centrodestra popolare che ci riporti dal 45 al 51%, dobbiamo smascherare l’irrealizzabilità del sogno arancione di Pisapia».
É vero che ci sono stati pressing esterni a favore di questo o quel candidato?
«Venerdì scorso eravamo già molto vicini a raggiungere una condivisione complessiva sul nome del capogruppo».
Si riferisce a quando si è arrivati a votare sul suo nome? Credeva di avere la maggioranza, ma poi le schede a favore sono state 4 e 6 si sono astenuti.
«Ripeto che il gruppo del Pdl era vicino alla condivisione, poi ci sono state discussioni a livelli diversi da quello comunale».
E per uscire dall’empasse si è giunti al ticket.
«Ma è chiaro che non può durare molto, quindi auspico che ci sia al più presto una riunione del coordinamento per arrivare a una soluzione definitiva».
Come le è sembrato l’esordio di Letizia Moratti in consiglio?
«Credo che abbia fatto il miglior discorso degli ultimi anni».
Nei giorni scorsi si è parlato anche di un suo possibile ruolo da coordinatrice dell’opposizione.
«E questo lo escluderei, non ci sono le condizioni. Nel momento in cui ha deciso di uscire dalla logica dei partiti e presentarsi con un gruppo indipendente, deve accettare le conseguenze del caso».


Cioè?
«Diciamo che il gesto che abbiamo fatto nei suoi confronti, lasciarla intervenire in aula per prima dopo il discorso del sindaco Pisapia, è stato un caso unico nella storia del consiglio. Anche se è l’ex sindaco, in aula ogni gruppo avrà il peso legato ai voti di lista e al numero dei consiglieri».

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