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Il tifo dei cuochi di Casoria: «Che gara per la foto con Silvio»

Casoria (Napoli)«Ho una grande ammirazione per il presidente Berlusconi, perché è un uomo che non fa differenze sociali, nonostante tutta la sua ricchezza, il suo potere. In fondo, la sua ricchezza più grande è nel suo cuore». Parola di uno che il premier l’ha conosciuto, in una sera come tante, e per questo la sua foto è finita sui giornali. Si chiama Isidoro Sellitto, ha 22 anni. Un ragazzone come tanti, di professione cuoco, numero due della cucina di Villa Santa Chiara a Casoria, circumvallazione esterna di Napoli. Sì, proprio il locale in cui Noemi Letizia ha festeggiato il suo diciottesimo compleanno, ospite a sorpresa il presidente del Consiglio. Nessuno, tra i tanti presenti, immaginava che quella visita lampo del premier sarebbe diventata un caso politico, il centro di feroci strumentalizzazioni.
«Una visita inattesa, una sorpresa fantastica. Nessuno sapeva che il presidente ci avrebbe fatto visita», racconta il cuoco. Appena si è sparsa la notizia in cucina, tutti hanno abbandonato i fornelli, «e abbiamo chiesto se fosse possibile scattare qualche foto accanto al presidente». E a sorpresa «la sua scorta non ci ha fatto allontanare, anzi ha fatto da tramite». Allora tutti in sala: camerieri, cuochi, invitati. Senza distinzioni. «Il premier ha stretto la mano a ognuno di noi, e ci siamo messi tutti in posa. La cosa che mi ha colpito di più, quando ci siamo avvicinati a Berlusconi, è stata la semplicità con la quale ci ha accolti. Proprio come se ci conoscessimo da tanto tempo. E allora ho pensato: quei manifesti elettorali in cui si definiva presidente operaio o imprenditore, in fondo, rispecchiano veramente la sua persona». Certo il dubbio che Sellitto sia un elettore-tifoso di Berlusconi è legittimo. «Preferisco non rispondere – si smarca –. Ma ero sicuramente emozionato quando gli ho stretto la mano». La serata prosegue, si comincia a mangiare. Anche il presidente-cliente del ristorante è una soddisfazione: «Nessuna richiesta particolare alla cucina, ha mangiato le stesse cose degli altri invitati. Una fritturina, e poi il dolce».
Anche il titolare di Villa Santa Chiara, Mario Iodice, giura di essersi emozionato: «Sicuramente l’occasione di farmi scattare una foto accanto a Berlusconi non potevo lasciarmela sfuggire. Anche se – confessa – la stampa dell’immagine non l’ho ancora avuta». La soddisfazione per il blitz comunque è intatta: «Aver avuto il presidente del Consiglio ospite del mio locale, anche se per poco tempo, è stato un onore». E non solo per la sua carica istituzionale. «Anzi, Berlusconi si è dimostrato una persona molto umile. Nei suoi occhi ho letto la sincerità, la gioia di fermarsi ogni volta a stringere le mani ai presenti. Mai un atteggiamento di superiorità, di supponenza. Ecco, essere stato accanto al presidente del Consiglio da pari a pari, è stata la cosa che mi ha colpito di più».

Poco importa, almeno a Iodice, se quella festa nella sua villa ha suscitato tante polemiche: «L’unica cosa vera è che con la sua presenza Berlusconi ci ha resi tutti felici. Ci ha regalato una serata che non dimenticheremo mai».

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