Tiger sempre grande e questa volta anche simpatico

Ha vinto il Ford Championship soffrendo per battere Mickelson. La novità di Villegas, colombiano

Mario Camicia

Woods, sempre Woods, ancora Woods! Anche chi non considera simpatico il fenomeno di colore americano - a volte in effetti può non esserlo - non può non convenire che il ventinovenne californiano abbia una marcia in più e domini il gioco come forse solo Jack Nicklaus è riuscito a fare in un recente passato. Ultima dimostrazione? Il Ford Championship sul mitico percorso del Blue Monster di Doral, un percorso e un torneo che hanno da sempre visto il meglio del golf mondiale scendere in campo e il meglio sempre vincere il torneo di Miami.
Tiger, il campione uscente, stavolta è andato al comando nella prima giornata e c’è rimasto sino all’ultimo ripetendo un’impresa - quella di vincere al Doral in due anni consecutivi - che datava ormai da quasi un quarto di secolo quando Raymond Floyd riuscì a vincerlo nel 1980 e 1981.
Per Tiger il successo al Doral è il terzo in stagione in appena quattro uscite, ma a volerla dire tutta il Tiger di oggi - quello che ha vinto sia il Buick, sia il Desert Classic, in play off - non è più «l’antipatico» che sbaragliava il campo, che intimidiva gli avversari e che aveva il pubblico tutto e solo per sé. Il Tiger di oggi continua a vincere, continua a essere indiscutibilmente il numero uno al mondo ma... piace di più. Lo si vede soffrire, stringere i denti, non mollare mai anche se poi e sempre riesce a tirar fuori la zampata vincente al momento giusto e a mettere comunque timore a chiunque cerchi di farlo fuori. Il Ford Championship è stato un grande torneo, ma ha anche confermato quanto appena detto. Lo scorso anno fu duello all’Ok Corral con Phil Mickelson sino all’ultima buca. Quest’anno «Lefty» e Tiger si son dati battaglia fin dal primo giorno e sembrava che il duello dovesse andare avanti - per la gioia del pubblico - per tutti e quattro i giorni. Così non è stato: il mancino americano ha mollato nel finale del terzo giro e poi nel quarto con due palle in acqua alla 8 e alla 9 è uscito definitivamente di scena. Questo Doral ha invece rivelato al mondo golfistico un nuovo talento che, se il bel tempo si vede dal mattino, potrebbe essere il nuovo tigrotto in tempi brevi. Si chiama Camilo Villegas, ha 24 anni, è colombiano ma golfisticamente cresciuto nella Florida University.

Biondo, potente, aggressivo, sorridente e con un carisma, in campo, da vero campione e da veterano del Tour: ha lottato quasi ad armi pari con Tiger, non mollando mai, sparando drive di oltre 300 yards e cercando la bandiera sui green ad ogni piè sospinto.

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