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Tiger torna fenomeno: incassati nel 2005 11 milioni di dollari

Nel Vecchio Continente si riscatta lo scozzese Montgomerie. Fra gli azzurri exploit di Canonica e Molinari

Mario Camicia

Finalmente un attimo di pausa nel moto, ormai quasi, perpetuo del grande Circo Verde - quello del golf professionistico - in occasione delle festività di fine anno prima di ripartire, già ad inizio gennaio, alla caccia di montepremi e titoli più o meno prestigiosi nei quattro angoli del mondo. Qualche settimana di relax per big, comprimari e nuovi attori e un momento - per noi - di tirar velocemente le somme di una stagione appena terminata che non ha mancato di dare emozioni a chi di golf è appassionato. Felici ed esultanti tutti - e sono davvero tanti - i fans di Tiger Woods che hanno visto il loro idolo tornare ai vertici mondiali e soprattutto tagliar corto con quelli che lo davano ormai in declino (a soli 28 anni?) e pago dei grandi successi riportati nei primi sei anni di professionismo. Il «fenomeno» è tornato a vincere Majors (Masters ed Open di Gran Bretagna), World Championships (Nec Invitational ed American Express) e altri tornei qua e là; è tornato in vetta alla classifica mondiale e a quella dei money winners stagionali (quasi 11 milioni di dollari). Di certo non è più il Tiger che sbalordì e sconvolse il mondo golfistico qualche anno fa dominando e schiacciando chiunque, ma di certo resta ancora l’uomo da battere nelle grandi occasioni.
Nel Vecchio Continente una stella è tornata a brillare, quella di Colin Montgomerie che, superate le traversie familiari, ha ritrovato la forma e la grinta che lo portarono ad essere per sette anni consecutivi «il migliore» sull’European Tour. Un titolo che il campione scozzese ha riconquistato dopo sei anni, anche se nel suo palmares continua a mancare un torneo del Grande Slam. Non è mai troppo tardi e l’anno prossimo un Major per lui potrebbe anche starci, visto che è risalito tra i primi dieci della classifica mondiale e che quindi sarà automaticamente presente a tutti e quattro i grandi eventi.
Gran bella stagione anche per il nostro golf professionistico e meritato orgoglio da parte dei protagonisti e della dirigenza federale che li ha degnamente festeggiati alla vigilia di Natale.
Peppo Canonica, il nostro genio e sregolatezza golfistico ha finalmente rotto il ghiaccio vincendo in Scozia a Gleneagles non un torneo qualsiasi, ma il Johnny Walker Championship. Ineccepibile il debutto sul Tour di Francesco Molinari, che non ha avuto problemi a mantenere la «carta» per la stagione 2006 già iniziata per lui con un ottavo posto in Sud Africa; ed altrettanto dicasi per Alessandro Tadini. Ottima la stagione delle nostre ragazze con la Piovano vincitrice dell’Open di Austria e la Zorzi trionfatrice in Francia che ha tra l’altro sfiorato la selezione in Solheim Cup (la Ryder in gonnella) e la carta per giocare a tempo pieno sul Tour americano dove si sono ben comportate la Cavalleri e Sergas che su quel circuito già giocano abitualmente. E brava anche Sophie Sandolo che, pur non vincendo, ha ottenuto sul Tour europeo la miglior media colpi per giro della stagione.


Infine in campo dilettantistico grandi onori per Edoardo Molinari, il primo italiano ad aver vinto l’Us Amateur.

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