Londra - Marco Materazzi è al comando della classifica degli insulti stilata dal "Times". Non ha dubbi il tabloid inglese, il difensore dell’Inter si merita questo primo posto "qualunque cosa abbia detto sulla sorella di Zinedine Zidane" nella finale dei Mondiali del 2006. "Nessuno è sicuro di quello che Materazzi ha detto a Zidane durante la finale, ma il suo insulto ha infastidito Zidane al punto che questi gli rifilò una testata al torace e si fece espellere", scrive ancora il "Times". Alle spalle di Materazzi uno scambio di battute parecchio colorito tra Glenn McGrath, giocatore di bocce australiano, e il campione di cricket Eddo Brandes riguardo la moglie di McGrath. "Perché sei così grasso?", chiese l’australiano McGrath. "Perché ogni volta che vado a letto con tua moglie lei mi da un biscotto", la risposta del giocatore dello Zimbabwe. Terzo posto per le parole rivolte da Roy Keane al tecnico dell’Irlanda Mick McCarthy che lo aveva mandato a casa in occasione dei Mondiali del 2002. "Eri un giocatore mediocre -disse Keane -, e sei un tecnico mediocre. L’unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la nazionale del mio paese, e non sei neanche irlandese ma un bastardo inglese".
Altri exploit Tra gli italiani, spunta al 18esimo posto Giovanni Trapattoni che, ai tempi in cui allenava la Nazionale, rispose così a chi gli chiedeva se c’era spazio per Paolo Di Canio agli Europei del 2004: "Solo se scoppia la peste bubbonica", disse il Trap. Un altro calciatore italiano oggetto di insulti fu Lorenzo Amoruso. La sua opaca stagione ai Rangers, nel 2000, scatenò le pesanti critiche del leggendario coach Tommy Docherty. Rimanendo nel pallone, da notare il 31esimo posto di uno scatenato George Best sulle qualità calcistiche di David Beckham: "Non sa calciare col piede sinistro, non sa colpire di testa, non è bravo nei tackle e non segna molto. A parte questo è ok". Lo Spice Boy, invece, è il protagonista dell’insulto numero 48. La parola di troppo, mentre vestiva ancora la maglia del Real Madrid, è rivolta in spagnolo ad un guardalinee. Per lui cartellino rosso. In un secondo momento, Beckham ammise di non essersi "reso conto che quello che avevo detto era qualcosa di cattivo. In precedenza lo avevo sentito anche da alcuni miei compagni di squadra". La classifica, però, non è piena solo di personaggi legati al mondo del calcio.
Ci sono, ovviamente, le famose sceneggiate del tennista John McEnroe, le battute di Mohammed Alì e, per concludere, anche il motto pubblicitario sulla maglietta del decatleta britannico Daley Thompson: "È gay il secondo atleta più forte del mondo?" durante i Giochi olimpici del 1984 in riferimento alle voci che circolavano su Carl Lewis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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