Tinca gobba, calamaro e cappon magro protagonisti all’esordio di «Slow Fish»

Tinca gobba, calamaro e cappon magro  protagonisti all’esordio di «Slow Fish»

È stato un pescatore di 87 anni, Agostino Poggi, il protagonista, ieri mattina, della cerimonia di apertura di Slow Fish, la manifestazione internazionale dedicata al mondo ittico in corso alla Fiera fino a lunedì. A Poggi è stato affidato il taglio del nastro. Subito dopo Carlin Petrini, fondatore e presidente della rassegna Slow Food che è la «mamma» di Slow Fish, e il presidente della Regione Claudio Burlando hanno sottolineato il significato dell’iniziativa biennale, giunta alla quarta edizione: coniugare l’aspetto ludico e quello formativo per educare, soprattutto i giovani, a una nuova sostenibilità ambientale. Considerazioni analoghe quelle contenute nei saluti di Burlando, dell’assessore comunale Roberta Morgano, del presidente della Provincia Alessandro Repetto, e di Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio, Pierluigi Vinai, vicepresidente Fondazione Carige, e Paolo Lombardi, presidente della Fiera di Genova. Al termine della cerimonia è cominciato un confortante afflusso di visitatori che si sono indirizzati soprattutto agli spazi espositivi dove si svolgevano «laboratori» e presentazioni di specialità enogastronomiche, con particolare riguardo all’abbinamento vino-pesce. In questo senso, la Sicilia, presente con quindici aziende del settore ittico e conserviero e 31 del vitivinicolo all’interno dell’Osteria del mare, spicca con le proposte di cucina e vini - oltre 80 - della produzione regionale. Lo stand riservato ai prodotti siciliani occupa un’area di 192 metri quadrati al secondo piano del padiglione B. A illustrare le specificità dei prodotti è venuto a Genova, fra gli altri, l’avvocato Leonardo Agueci, presidente dell’autorevole Istituto regionale della vite e del vino, che ha introdotto l’intervento del nutrizionista Giorgio Calabrese prima di un pranzo preparato dallo chef Peppe Giuffrè con le specialità ittiche trapanesi. Spazio anche ai consigli: «Con il pesce si può bere vino bianco o rosso, purché non corposo - ha spiegato Calabrese -.Resveratrolo del vino, omega 3 e proteine nobili del pesce sono un connubio perfetto per la salute e il buon umore. Due bicchieri vanno bene, poi attendiamo un paio d’ore e possiamo anche metterci alla guida». Alla ribalta anche il Piemonte con uno spazio dedicato alla «tinca gobba dorata» del Pinalto di Poirino che ha ottenuto la Dop europea.

E oggi alle 18, creazione «live» del cappon magro da parte dello chef Luigi Taglienti delle Antiche Contrade di Cuneo, mentre spopola la proposta di «Re Calamaro», catena di raffinate friggitorie di pesce presente nell’«Isola del gusto SaltExpò».

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