Titoli pubblici «a rischio» nel mirino della Bce

«Garanzia collaterale solo ai Paesi con rating elevato»

da Roma

La Banca centrale europea tenta di frenare lo slittamento dei conti pubblici nei Paesi dell’area euro, ricordando che non fornirà la propria garanzia collaterale ai titoli degli Stati il cui rating è inferiore al livello di «A-». Lo ha detto Jean-Claude Trichet nel corso di una conferenza stampa a Francoforte, commentando le anticipazioni del Financial Times.
«Non stiamo rendendo più stringenti le regole in vigore dal ’99», ricorda la Bce. Tutti i dodici Paesi euro hanno infatti un rating migliore del livello indicato da Trichet: otto di essi sono al livello massimo, la cosiddetta «tripla A», mentre il Belgio ha un rating di «AA+», l’Italia e il Portogallo «AA-», e la Grecia una sola «A», a un solo passo cioè dal limite indicato dal presidente della Bce. Secondo gli analisti, la Bce sta tuttavia avvertendo gli Stati coi i conti in disordine di non contare oltre misura sull’aiuto della banca centrale.

Oltre la metà dei 12 Paesi ad area euro - Francia e Germania in testa, e Italia compresa - stanno violando la regola del 3% nel rapporto deficit-pil. Anche dopo l’articolo del Ft e le parole di Trichet, tuttavia, lo spread fra i titoli italiani e greci rispetto ai tedeschi è rimasto ieri praticamente stabile.

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