Pierluigi Bonora
da Milano
Fiat continua a essere al centro dellattenzione dei mercati. Ieri, sullonda dei buoni risultati dinizio anno dellAuto in Europa e della cavalcata del titolo della controllata Cnh a Wall Street, le azioni hanno toccato il nuovo massimo del 2006: 8,61 euro. La crescita è stata del 2,95% con volumi quasi pari alla media dellultimo mese sullintera seduta. A sostenere le azioni del gruppo è stata la riscoperta della Fiat da parte dei piccoli investitori. Il precedente record (8,44 euro) risale alla vigilia del collocamento in Borsa di quote del Lingotto da parte di Sanpaolo Imi e Mps.
Ma Piazza Affari guarda anche al futuro della società di credito al consumo Fidis di cui Fiat detiene il 49% e unopzione di acquisto, con scadenza il 31 gennaio 2008, sul restante 51% che fa capo, tramite Fidis retail Italia, a quattro banche. Lamministratore delegato Sergio Marchionne ha già fatto sapere di non intendere riprendersi la quota in mano a Intesa, Unicredit, Capitalia e Sanpaolo Imi, ma di puntare ad avere un unico partner finanziario. In proposito, secondo quanto risulta al Giornale, in pole position ci sarebbe Ge Capital Finance, filiale europea della Commercial Finance, una delle 28 società allinterno del colosso Ge Capital. Il dossier Fidis (secondo gli analisti il 51% vale circa 440 milioni) interesserebbe, comunque, anche ad altre società finanziarie e del settore assicurativo. A correre, ieri, oltre alle azioni Fiat sono state anche quelle della galassia Agnelli: più 1,9% Ifil e più 1,43% Ifi, rispettivamente a 4,16 e 15,50 euro. A proposito di Ifil, nessuna novità nellinchiesta avviata dalla magistratura sullequity swap che ha consentito alla honding di risalire al 30,06% in Fiat dopo laumento di capitale a servizio del convertendo sottoscritto dalle banche. Limprovvisa indisposizione di uno dei giudici inquirenti avrebbe causato il rinvio del vertice, in agenda ieri a Torino, tra i pm di Milano e i colleghi del capoluogo piemontese. Il vertice è stato così spostanto di una settimana e dovrebbe tenersi venerdì 24 sempre nellufficio di Marcello Maddalena, capo della Procura di Torino.
LIfil, intanto, a più di una settimana dal passaggio del fascicolo dallAutorità alla magistratura, non avrebbe ancora ricevuto dalla Consob comunicazioni su eventuali sanzioni amministrative. Nulla di strano visto che si tratta delle prime applicazioni delle nuove norme sul market abuse.
La nuova settimana, infine, potrebbe risultare decisiva sul fronte degli esuberi Fiat. Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, sarebbe sempre più orientato a seguire la via del decreto per risolvere il problema.
Il piano mette a disposizione delle aziende in crisi la possibilità di ricorrere a unintegrazione al reddito per gli «over 50», fino al raggiungimento della pensione, senza deroghe alla riforma delle pensioni, con limpegno al reimpiego.
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