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Tocca a Orfeo: dal «Mattino» alla guida del Tg2

Tocca a Orfeo: dal «Mattino» alla guida del Tg2

RomaIl consiglio di amministrazione della Rai ieri ha aggiunto altri due tasselli al complesso puzzle delle nomine nella tv di Stato. Mario Orfeo è stato votato all’unanimità alla direzione del Tg2, mentre Massimo Liofredi è stato indicato alla direzione della seconda rete con i voti contrari dei due consiglieri in quota Pd Nino Rizzo Nervo e Giorgio van Straten e di Giovanna Bianchi Clerici di area Lega.
Per il direttore del Mattino (il suo successore sarà scelto tra i vicedirettori dei giornali del gruppo Caltagirone Editore) ed ex caporedattore centrale di Repubblica si tratta di un altro successo personale. Dopo 7 anni alla guida del quotidiano partenopeo giunge all’età di 43 anni su una delle poltrone più prestigiose di Saxa Rubra. L’unanimità sulla sua designazione rappresenta un notevole successo per la proposta del direttore generale della Rai, Mauro Masi. Approvazione bipartisan testimoniata dalle dichiarazioni di circostanza: agli auguri del ministro delle Infrastrutture Matteoli hanno fatto seguito le congratulazioni dell’ex ministro delle Comunicazioni Gentiloni (Pd) e del comunista Venier. «Ringrazio il direttore generale Masi e il presidente Garimberti: ce la metterò tutta per fare un Tg2 di qualità», ha dichiarato Orfeo.
Discorso diverso per Massimo Liofredi, capostruttura di Rai Uno responsabile di trasmissioni come Domenica In, Telethon e Lo Zecchino d’Oro. Se l’opposizione dei consiglieri democratici era scontata (anche se Rizzo Nervo e van Straten hanno voluto sottolineare che il voto negativo non è stato influenzato da pregiudiziali politiche), fa riflettere il no di Bianchi Clerici che avrebbe voluto un direttore più adatto alla «mission milanese di Rai Due». In ogni caso Liofredi ha raccolto il voto di un consigliere di opposizione come l’udc De Laurentiis e quello del presidente di garanzia Garimberti. «Farò una buona e seria televisione proseguendo nell’opera del mio predecessore», ha detto Liofredi per sottolineare la continuità programmatica con il «leghista» Antonio Marano.
L’inviata del Tg1 Susanna Petruni, che nelle scorse settimane era entrata in lizza sia per il Tg2 sia per Rai Due, potrebbe essere invece designata a Rainews 24 o a Rai International.
Giovedì prossimo si affronterà la questione Radiorai che il nuovo piano industriale ha diviso in più aree. Tra i candidati a una direzione Antonio Preziosi, Flavio Mucciante, Riccardo Berti e Marino Sinibaldi. Ancora in sospeso le nomine al Tg3 e a Rai Tre a causa delle perenni e incomponibili divisioni interne al Pd. Lo spostamento di Antonio Di Bella alla guida della rete con la promozione di Bianca Berlinguer a numero uno del tg è osteggiata dai sostenitori dell’attuale direttore di Rai Tre Paolo Ruffini.

Impasse che consente agli ex margheritini di avanzare anche la candidatura della giornalista Barbara Palombelli (moglie di Francesco Rutelli) alla guida del telegiornale.

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