«I miei figli sono cristiani battezzati, ma essendo io marocchino il Tribunale ha deciso di affidarli a una famiglia musulmana». È la denuncia di Khalid Makhlou, un operaio edile marocchino immigrato in Italia da 25 anni e perfettamente integrato ad Albenga, provincia di Savona, rilanciata dal sito dei marocchini in Italia «al-Maghrebiya.it». Luomo sostiene di essere stato discriminato dalle istituzioni italiani per la sua decisione di non imporre la propria religione musulmana ai figli. «Fin quando la mia famiglia non ha avuto problemi, le cose sono andate sempre bene. Io lavoro parecchio per far vivere bene chi mi è vicino e i miei bambini sono amati e ben educati - spiega Khalid - i miei figli sono cristiani come mia moglie, ma temo che per colpa delle istituzioni italiane presto potrebbero non esserlo più». Il dramma delloperaio marocchino è iniziato «quando mia moglie si è ammalata e io ho dovuto, per un periodo, far fronte a tutte le necessità dei miei bambini da solo, conciliando con grande difficoltà lavoro e famiglia, viste le molte ore che passavo al lavoro. Ho, ingenuamente a questo punto, chiesto aiuto anche ai servizi sociali che di tutta risposta hanno ritenuto giusto di scegliere per laffidamento dei miei figli ad altra famiglia che è musulmana». Khalid non riesce a spiegarsi perché sia stata scelta una famiglia musulmana. «Come si fa ad affidare due bambini cristiani a una famiglia musulmana? - si chiede - Il mio terrore e di chi vuole loro bene è che gli venga fatto il lavaggio del cervello e un giorno diventino diversi da come sono oggi». Luomo aggiunge che «i miei due figli hanno 5 e 3 anni. Ho parlato con il sindaco di Albenga, Rosalia Guarnieri, che mi ha promesso di avviare unindagine per capire se i servizi sociali abbiano fatto il loro dovere. I bambini sono stati affidati a una coppia composta da un uomo egiziano e una moglie italiana convertita allIslam. Spero però di riuscire a riaverli perché mia moglie sta finendo le cure e presto guarirà».
Secondo quanto denuncia il sito dei marocchini in Italia, «in questo caso il Tribunale di Genova avrebbe deciso, sostanzialmente pensando che tutti gli arabi sono musulmani, di affidare i bambini a una famiglia musulmana». Chiede quindi se non si tratti forse di «una cattiva valutazione culturale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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