Toldo para l’ennesimo rigore Recoba non c’è

MESSINA
6 PAOLETTI. Il gol è un pasticcio di tutta la difesa siciliana.
6 ZANCHI. Un’ora senza gravi incertezze (30’ st De Vezze s.v.)
6,5 ZORO. Si prende gli applausi dello stadio in un duello con Adriano. In mancanza di meglio ci si accontenta.
5,5 CANDELA. Gioca di mestiere e sbaglia un gol.
6 GIALLOMBARDO. Corre e si batte, suo il cross sul quale Andreolli commette il fallo di mano.
6 LAVECCHIA. Molto movimento, fra i più tonici.
6,5 PESTRIN. Gioca da play, ma non c’è nessuno da servire (40’ st Floccari s.v.).
6 D’AVERSA. Tante iniziative ma non sempre lucide.
5,5 MASIELLO. Si vede poco, incide meno.
5,5 PARISI. Non è più il calciatore brillante che i tifosi siciliani si ricordavano (33’ st Iliev s.v.).
5 DI NAPOLI. Sbaglia il rigore che può far girare la partita dalla parte del Messina quando le due squadre erano sullo 0 a 0.
All.: Bolchi 5. Gli chiedono come mai non mette dentro i Primavera e lui candido risponde: non li conosco.
INTER
7 TOLDO. Riscatta tutto parando un rigore.
6 CORDOBA. Parte esterno, finisce nel suo ruolo.
5,5 ANDREOLLI. Due gravi errori, sul primo non succede niente (D’Aversa colpisce e alza sopra la traversa), sul secondo nasce il rigore fallito da Di Napoli.
6 BURDISSO. Partita di routine.

5,5 GROSSO. Non è quello del mondiale, come quasi sempre quest’anno, quando ha giocato.
5,5 GONZALEZ. Non giocare quasi mai pesa. Ha perso lo smalto di inizio stagione (28’ st Vieirà 7. Si rivede il signore nerazzurro del centrocampo, un’ottima notizia per la squadra nerazzurra in vista della finale di Coppa Italia).
6 DACOURT. Si limita a tamponare, nessuna intuizione particolare.
6,5 ZANETTI. Solito cuore, grande come una casa, meno sgroppate, anche lui ogni tanto deve tirare il fiato.
6 SOLARI. Abbastanza anonimo (26’ st Crespo 7. Segna con le scarpe ancora da stringare. Non gli si poteva chiedere proprio di più).
5 RECOBA. El Chino fallisce l’occasione, ma i suoi meriti sono noti. Resterà ugualmente (19’ st Figo 7. la sua partenza costerà cara, se non arriverà un sostituto all’altezza).
5,5 ADRIANO.

Giocare davanti da solo non è facile per nessuno. Ma lui ci mette anche del suo.
All.: Mancini 7. Vince ancora e tiene tutti caldi per mercoledì, andata della finale di Coppa Italia con la Roma.

Arb.: Celi 6. Non si nota, non incide, non fa danni.

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