Avrà anche ottant'anni, ma non li dimostra. Topolino porta così bene la sua non certo giovane età che il tempo, invece di remargli contro, sembra giocare a suo favore. Con gli anni, al posto di perdere colpi, e lettori, si mantiene in vetta alle preferenze del suo piccolo grande pubblico. Tanto che il novantacinque per cento dei bambini dai cinque ai dodici anni (dati Auditel) lo conosce e aspetta ogni settimana il suo arrivo in edicola. Proprio per loro, junior generazione di guru tecnologici, lo storico fumetto di casa Disney è appena sbarcato sul pianeta digitale, portando una bella serie di novità.
Con una piattaforma integrata le vicende ambientate tra Topolinia e Paperopoli volano ora dalla carta al web, all'iPad in perfetta sintonia. Tradizione e modernità si mixano nell'ultima uscita cartacea - niente meno che la numero 2902 - che, fresca di restyling, si presenta più colorata, attuale e divertente del solito.
Immagini, infografica e rubriche in ottica green&cartoon sono le introduzioni principali inserite nelle storie a strisce della banda disneyana. Accanto agli intoccabili spazi dedicati a Barze e colmi e Toporeporter, entrano in scena, o, meglio, in pagina, Fuori di piuma, sezione che mostra gli animali più curiosi presenti in natura, e Chiedilo al topo, botta e risposta tra i lettori e, a turno, Paperino, Paperoga, Pluto, Minnie e tutti gli altri personaggi.
In contemporanea debutta su Internet il sito www.topolino.it, dove, tra archivi e anticipazioni, blog, forum, video e backstage redazionali, «gli utenti possono entrare in contatto da qualunque luogo e in qualunque momento con la magia Disney», dichiara con entusiasmo Carlotta Saltini, responsabile marketing di The Walt Disney Company Italia. E non è finita qui. Perché Topolino entra nel mondo dei tablet, diventa disponibile in versione iPad e segna il primato nel settore editoriale per bambini.
Nell'affollato app-store finora si poteva «smanettare» tra riviste di tutti i tipi, ma nessuna per giovani e giovanissimi lettori. A pensare a questo target ci ha pensato il giornale dall'insolito formato a libretto che, introdotto nel 1949, sembra fatto su misura per la tavoletta di Steve Jobs. Una coincidenza che ha facilitato il salto multimediale, pensato e spinto, però, da ragioni che niente hanno a che fare con misure di pagine e supporti hi-tech. «Ci siamo resi conto che il nostro pubblico di riferimento è quello dei "nativi digitali", dei ragazzi che hanno imparato a leggere davanti a uno schermo, e che, anziché voltare pagina, navigano e cliccano» spiega Valentina De Poli, direttore del magazine ammiraglio della Disney. «Ed è proprio pensando a loro che abbiamo deciso di trasformare, declinare e adattare Topolino ai new media, senza però scontentare i loro genitori e i molti adulti che seguono le sue storie da anni e anni».
In che modo? Racconti, disegni, protagonisti e stile restano il fulcro intorno al quale, con molta coerenza e una buona dose d'inventiva, viene costruito ogni settimana il cartaceo, e ogni giorno il suo sviluppo multimediale. Per vederlo coi propri occhi, non bisogna fare altro che registrarsi su www.abbonamenti.it o scaricare l'applicazione gratuita abbonamenti.it, scegliere tra le tre formule e tariffe a disposizione - 8, 26 o 52 numeri, rispettivamente al costo di 9,90 euro, 29,90 e 49,90 - e scoprire, a colpi di mouse e di touch, l'avatar del fumetto più amato di tutti i tempi.
Per ripercorrere, invece, la sua storia, non bisogna farsi sfuggire la mostra «Topolino ieri, oggi e domani». A Milano fino al 31 luglio, l'allestimento raccoglie nelle sale di WOW Spazio Fumetto (Museo del Fumetto di Milano, viale Campania 12; orari: martedi-venerdì dalle 15 alle 19, weekend dalle 15 alle 20; ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro; info su www.museowow.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.