Tor di Quinto Donna morta, arrestato il convivente

Una donna di nazionalità romena, Petrina Stan, di 41 anni, è stata trovata morta nella baracca in cui viveva in via Camposampiero, nella zona di Tor di Quinto. Il corpo della donna, ritrovato senza vita martedì pomeriggio, aveva tracce di sangue sul naso e sulla bocca, un grosso livido sulla guancia destra e sulle braccia. Ecchimosi che secondo gli inquirenti risalirebbero ad alcuni giorni prima del decesso e sarebbero causati da percosse, mentre sembra esclusa la possibilità che siano stati provocati da cadute accidentali. Sulle pareti all’ingresso della baracca, che si trova a poche centinaia di metri dal luogo dove fu uccisa Giovanna Reggiani, sono state rinvenute delle macchie di sangue. Al momento del decesso, ancora per cause sconosciute, la donna aveva la febbre. Il convivente N.U., anche lui romeno e di 38 anni, è stato arrestato in quanto gravemente sospettato di aver ucciso la donna con maltrattamenti.
L’uomo, ora in stato di fermo nel carcere di Regina Coeli, conviveva con la donna da circa un mese, da quando cioè lei si era trasferita nella capitale proveniente da Napoli, dove prima era domiciliata. L’uomo avrebbe riferito che i due litigavano spesso perché la donna era solita ubriacarsi. I frequenti litigi sono stati confermati anche da una coppia di romeni che risiedono nella stanza attigua a quella in cui è stato rinvenuto il cadavere. «Una vicenda terribile dai contorni non ancora del tutto chiari, rispetto alla quale mi auguro si faccia luce al più presto», commenta l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso, che manifesta ai familiari della vittima «la mia solidarietà e vicinanza».
E un’altra storia di emarginazione è forse quella tutta da raccontare legata al ritrovamento di un cadavere in via di Vigna Murata, al Laurentino, accanto ai cassonetti dei rifiuti, da parte di uno studente di una vicina scuola, che ha avvertito i carabinieri. Il corpo, vestito con un maglione blu a coste e in avanzato stato di decomposizione, apparterrebbe a un uomo del quale però non è possibile stabilire generalità, età o nazionalità perché irriconoscibile e solo l’autopsia potrà stabilire qualche elemento utile alle indagini. Gli unici elementi certi sono la carnagione chiara e un’età attorno ai 40 anni.

Al momento non è neanche possibile stabilire la causa della morte. Dagli accertamenti effettuati finora non risultano comunque segni evidenti di violenza sul cadavere, anche se gli inquirenti non escludono la pista dell’omicidio. L’uomo sarebbe comunque morto circa una settimana fa.

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