In via Torino il "cantiere" da cui nascerà la nuova Forza Italia

Si rimettono in moto i fedelissimi di Silvio: nella ex sede dei circoli della Brambilla al lavoro i Promotori della Libertà

Come si dice, le distanze sono sempre relative. E se i numeri non sono un’opinione, i chilometri si possono allungare o accorciare a piacimento. Succede a Milano, roccaforte del centrodestra, che non solo governa ininterrottamente Palazzo Marino da 1993, ma che l’anno scorso ha conquistato anche lo scranno della Provincia. La vittoria è certa anche alle Regionali, almeno secondo i sondaggi, che danno il governatore Formigoni in vantaggio di 25 punti sullo sfidante del Pd, Penati. Ma Milano è anche la città di Berlusconi, è da qui che il premier con il famoso «discorso del predellino» ha dato i natali al Pdl, e ai circoli della Libertà (2006), alla tv e al Giornale delle libertà (2007). Milano è anche la città adottiva di Michela Vittoria Brambilla, la madrina dei circoli allora e dei Promotori delle libertà oggi. E che forse vedrà risorgere dalla sue ceneri una nuova Forza Italia.
A pochi passi da piazza San Babila, in via Torino, si trova la tana della fenice, ovvero la sede dei Promotori della libertà. E proprio a Milano, dicevamo, via Torino e viale Monza non sono mia state più lontane. Se a nord non sembra che il clima nel partito sia proprio dei migliori, diversa è la situazione al Carrobbio, dove si respira un’atmosfera serena e piena di entusiasmo. Al di là dei rapporti tra i big del Pdl milanese - Letizia Moratti e Roberto Formigoni non hanno mai nascosto incompatibilità di carattere - la sede di viale Monza ora rischia di diventare un ring, come successo con la scazzottata tra Gianni Stornaiolo e Doriano Riparbelli, seguita da quella verbale tra il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri e il capogruppo azzurro in Comune Giulio Gallera. Insomma le elezioni regionali non fanno altro che accelerare il processo di divisione nel Pdl tra la corrente forzista e quella aennina.
Ma qui da noi «il tempo è denaro» si sa, e per questo data per certa la conquista del Pirellone si lavora al dopo elezioni. Se viale Monza sembra avviarsi al tramonto, la forza propulsiva azzurra parte da via Torino 68, sede dei Promotori, dove sono arrivate già centinaia di mail dei sostenitori. È da qui che Michela Brambilla sta preparando la carica per la nuova Forza Italia, partendo dalla ceneri dei vecchi Circoli, come testimonia la moquette azzurra dell’enorme ufficio. Al terzo piano si respira l’atmosfera di chi è ai blocchi di partenza, il fermento è palpabile, così come la carica e la forza dei giovani fedelissimi di Berlusconi, quelli che erano a Roma ieri, quelli che non si perdono un discorso, quelli che non l’hanno abbandonato nemmeno sotto le finestre del San Raffaele dopo l’aggressione di dicembre. I promotori delle Libertà, sotto il coordinamento del ministro Brambilla, forte anche dell’esperienza dei Circoli, prendono appunti, rispondono alle mail, annotano idee per «dare nuova linfa al partito», come chiesto il 24 febbraio dal leader. Insomma la fenice sta per spiccare il volo, con o senza, l’ala di An, anche se per il partito è ancora presto per una comunicazione ufficiale.

Nonostante i fatti parlino chiaro: non è certo un mistero che la «Generazione Italia» lanciata da Fini sia la risposta al movimento coordinato dal ministro Brambilla. «Un movimento non esclude l’altro - dicono da via Torino - anzi, il premier ha dato mandato ai promotori di rafforzare il Pdl».

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