Aveva denunciato di essere stata violentata da due stranieri, sembra che all’ospedale sant’Anna di Torino i medici abbiano confermato che la giovane aveva avuto un rapporto sessuale; un quartiere, quello delle Vallette, ieri era appena sceso in strada per una fiaccolata di solidarietà alla vittima. Mentre qualcun altro, imbecille «giustiziere», dava fuoco a un paio di baracche di un vicino campo di romeni. Per fortuna non ci sono stati feriti. Ma sarebbe potuto andar peggio. Un’ora dopo la presunta vittima, una sedicenne torinese, messa alle strette dagli investigatori, ha confessato di essersi inventata tutto. Insomma sesso sì, ma a quanto pare per sua volontà.
La ragazzina tre giorni fa si era presentata ai carabinieri sostenendo di essere stata violentata mentre tornava a casa. La giovane aveva raccontato ai carabinieri di essere stata avvicinata da due uomini, probabilmente stranieri, mentre tornava a casa nel tardo pomeriggio di mercoledì.
I due- stando alla sua storia, l’avevano trascinata dietro un palazzo vicino alla sua abitazione dove poi si era consumata la violenza. A soccorrerla era poi stato il fratello attirato dalle grida della ragazza seminuda in strada. Lui ha anche aggiunto di aver visto i due stupratori allontanarsi di corsa. Cosa sia realmente accaduto, a questo punto, è ancora tutto da stabilire.
I carabinieri di Torino da quel momento hanno interrogato decine di persone, visionando contemporaneamente i filmati degli impianti di sorveglianza della zona. Peccato che non si trovassero riscontri al racconto della minorenne. Sono stati proprio alcuni manifestanti a caccia dei «colpevoli», qualche ora ad abbandonare il corteo pacifico per andare nel campo rom nei pressi della cascina Continassa, dove hanno incendiato baracche e roulotte abusive. I pompieri hanno impiegato un paio d’ore per domare le fiamme.
Erano circa 200 le persone del quartiere Vallette che hanno partecipando alla fiaccolata di solidarietà.
Di certo la ragazzina bugiarda verrà denunciata, nonostante sia minorenne. E rischia anche il fratello. Con le loro menzogne ha tra l’altro rischiato di provocare una tragedia. «Mia sorella - raccontava il fratello - è stata trascinata brutalmente su una montagnola di un parco di corso Molise, vicino a un ponte, e lì è stata violentata. È arrivata qua senza jeans e con gli abiti danneggiati».
«Poi - aggiunge il giovane - è intervenuta una pattuglia di carabinieri che l’ha accompagnata all’ospedale Sant’Anna, dove l’hanno visitata e - sosteneva - hanno accertato la violenza. Abbiamo i documenti, anche se a noi sarebbe bastata la sua parola».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.