Torino - Si è concluso senza incidenti il corteo a favore della Palestina a Torino. Alla manifestazione hanno preso parte alcune migliaia di persone (2.000 per le forze dell'ordine, 8.000 per i promotori) che sono sfilate da Corso Marconi fino a Piazza Filzi, a ridosso di quella che gli organizzatori del boicottaggio a Israele alla Fiera del Libro hanno ribattezzato la "zona rossa", cioé l'area adiacente al Lingotto dove da giorni sono proibiti gli assembramenti.
All'interno del Lingotto tutto è filato liscio: gli appuntamenti in programma si sono svolti normalmente. Forse solo un po' in calo l'affluenza, ma erano tanti i giovani e le famiglie con bambini che hanno affollato i padiglioni. Nessun particolare momento di tensione lungo il percorso compiuto dal serpentone, con in testa un furgone dal quale gli altoparlanti diffondevano musica e slogan e una bandiera della Palestina di quattro metri per quindici, insieme a uno striscione con la scritta "Boicotta Israele, sostieni la Palestina". Sullo stesso striscione le immagini di sofferenza di alcuni bambini palestinesi, dei quali sono riportati i nomi. Una gigantografia esposta nel corteo raffigurava invece la foto di quanto accaduto il primo maggio scorso in piazza San Carlo, quando bandiere di Israele e degli Usa sono state bruciate da un giovane con il volto coperto da una kefiah, la stessa sciarpa palestinese indossata oggi da molti manifestanti.
In corteo anche un gruppo di dissidenti ebrei con lo striscione "Jewish against occupation (Ebrei contro l'occupazione)", secondo i quali quella di ospitare Israele a librolandia "non é un'operazione culturale, ma politica". Alcuni negozianti hanno, per precauzione, abbassato le serrande, ma la manifestazione si è svolta circondata più dalla curiosità che dalla paura: tante le persone che dai balconi hanno visto sfilare il corteo e scattato fotografie.
Tra gli slogan, quelli a sostegno dell'Intifada e per il boicottaggio di Israele, ma anche contro il leader del Prc Fausto Bertinotti e contro polizia e carabinieri che presidiavano il percorso nelle strade laterali.
Nessuna tensione vera neanche quando, alla fine del corteo, alcuni manifestanti hanno lanciato fumogeni colorati verso i cordoni di polizia e carabinieri, che li hanno rispediti al mittente. La manifestazione si è ufficialmente sciolta poco prima delle 18.30, ma la zona è presidiata dalle forze dell'ordine, anche per vigilare su eventuali azioni dimostrative a sorpresa di gruppetti isolati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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