Il tormento interiore diventa musica

Domani alle 21 nella Basilica di San Simpliciano si svolge il concerto di chiusura di «Musica e Poesia in San Maurizio». Il programma prevede La Conversione di S. Agostino di Hasse. L'Oratorio in questione é uno dei più importanti lavori di Hasse: penultimo di una serie di dieci, é stato composto nel 1750 per Dresda. C'é da sottolineare che il risultato di questo lavoro é un chiarificante esempio fra musica e poesia, fra melodia italiana e costruzione tedesca. Questa particolarità diede a Hasse la fama di maggior autore del suo tempo: i contemporanei lo consideravano il più spontaneo, il più elegante, il più esperto compositore di musica vocale e addirittura Mozart, nella dedica di una raccolta di sonate giovanili, scrive «che sarebbe suo desiderio diventare “immortale“ come lui».
Questo oratorio - sostiene lo specialista Raffaele Mellace - si presta al dibattito teologico barocco sulla salvezza dell'anima, contesa tra il peccato e la grazia. Il dissidio interiore del Santo viene osservato e commentato da una serie di personaggi. Alla fine, lo spettacolo della conversione del Santo abbandona la pagina della Confessione, per sollecitare la conversione del credente attraverso la devota seduzione dello spettacolo musicale.
Per dar vita all'Oratorio é stato chiamato i gruppo Il canto di Orfeo diretto da Gianluca Capuono, che, fondato solo due anni fa, si é ritagliato un posto di prim’ordine di un determinato repertorio. Fanno parte del gruppo alcuni tra i migliori cantantie strumentisti specializzati in musica rinascimentale e barocca.

Ci segnalano anche una curiosità: Riccardo Muti, nel prossimo «Festival Pentecoste a Salisburgo», nel 2008, dirigerà un altro oratorio di Hasse: Pellegrini al sepolcro di nostro Signore.
Musica e poesia a San Maurizio
Ore 21, Basilica di San Simpliciano
via San Simpliciano

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