Torna Beppegrillo.it, lo show suggerito dai fan

Tutto esaurito per le tre serate. Sul sito: «Biglietti introvabili»

Pamela Dell’Orto

L’idea è semplice. Fare un blog su internet, un «muro del pianto» in cui tutti possono scrivere quello che vogliono. Ma soprattutto parlare con Beppe Grillo di quanto succede in Italia (leggi problemi e brutture) commentarne le notizie, denunciarne certi fatti. Lui assorbe. La seconda idea è altrettanto semplice: inserire nei vari spettacoli gli spunti più interessanti e «tradurli» nel suo stile. Energia e grinta da vendere, voce un po’ stridula ma fortissima, battute pungenti, notizie urlate, pezzi che sembrano improvvisati e che invece nascono da una vera ricerca.
La terza idea è geniale: inserire nel blog una sezione dedicata a ogni singola piazza toccata dal suo tour. Così ognuno, da Milano a Cagliari, può sfogarsi, dare idee o sparlare della propria città. E Grillo può riscaldare le platee parlando di cose tangibili, che interessino davvero a quei cittadini. Il sito è www.beppegrillo.it. Lo spettacolo porta lo stesso nome.
Il comico genovese 57enne torna stasera a Milano, al MazdaPalace, dove ha già fatto il pieno. Per accontentare tutti, hanno dovuto prolungare di un giorno la Festa dell’Unità, che rimarrà aperta anche martedì. E, anzi, «se ci fosse stata le possibilità di fare altre serate, avremmo aggiunto delle date», fanno sapere dal suo entourage. Piccola postilla: sul sito si leggono diverse lamentele di milanesi che non sono riusciti ad acquistare i biglietti per tempo (e più che lamentele, sono preghiere gentilmente rivolte al «signor Grillo»).
Stasera il comico (inutile ricordare che è diventato famoso con Fantastico ed era adorato da tanti ragazzi degli anni Ottanta per Te la do io l’America e Te lo do io il Brasile) arriverà direttamente dalla Sardegna, dove ha portato il suo show, e, dicono sempre i suoi manager, «sarà esausto, quindi niente interviste».
Tanto i suoi fan riescono sempre a contattarlo via Internet. Per fare qualche esempio, nella sezione dedicata a Milano c’è chi si dispera perché un bar storico di porta Ticinese «conosciuto e amato da tutti» sta per chiudere. Chi si chiede perché in piazzale Loreto non costruiscano una rotatoria, perché al Forum, come in ogni altro angolo della città, i parcheggi siano così cari. Chi si lamenta dei cantieri, dei marciapiedi sporchi che Milano non riesce a lavare come si fa a Parigi, della «tirannia» degli omini che vendono l’acqua in stazione centrale a un euro e mezzo (mentre le macchinette non funzionano).
Non c’è regione che Grillo non abbia toccato, con la sua tournée (da gennaio ha totalizzato 90 date e 600mila spettatori). E con il suo spettacolo sempre uguale ma in qualche modo anche sempre diverso. Fatto di denunce e costruito su una vera e propria controinformazione. Ma anche personalizzato, appunto.
Quindi stasera parlerà di Milano, e poi «sparerà» contro tutto e tutti. E il suo pubblico ascolterà le sue battute aspettandosi qualcosa in più di quello che vede sul palco.

Come un tizio, che scrive sul blog: «Lei grosso modo spara a zero un po’ su tutti, destra, sinistra, centro, americani, musulmani. Lei è molto chiaro a farci vedere chi sono quelle persone da cui ci dobbiamo guardare, ma perché non dice anche altrettanto chiaramente di chi ci si può fidare?»

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