Torna il bonus bebè: 500 euro al mese per le neomamme

Il Comune investirà un milione e mezzo anche per il 2011. La Moioli: "Aumentano le richieste da famiglie con più figli"

Torna il bonus bebè: 
500 euro al mese 
per le neomamme

Un assegno alle mamme che vogliono rientrare più tardi al lavoro per dedicarsi al bimbo appena nato. Dal 2007 ad oggi il Comune ne ha già aiutate 2.244. In una delle prossime sedute la giunta confermerà anche per il 2011 l’iniziativa del "Bonus bebè", stanziando un milione e mezzo di euro. In pratica, la mamma che decide di chiedere il congedo parentale per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a nove (comunque non oltre il compimento del primo anno del bambino) riceve dall’amministrazione un sostegno economico pari a 500 euro al mese. La condizione per richiederlo è che il bebè non sia ammesso e non frequenti l’asilo nido. Ma non si tratta di un escamotage per alleggerire le liste di attesa assicura l’assessore ai Servizi sociali Mariolina Moioli, "anche perchè, abbiamo aumentato di circa 4mila posti la capacità di accoglienza grazie alle sezioni primavera o le convenzioni con i nidi privati. Abbiamo posti ancora liberi, il bonus nasce proprio come possibilità alternative per le mamme che vogliono accudire più a lungo il piccolo senza tornare subito al lavoro". Una scelta, dice il trend dei primi tre anni, che "sta aumentando soprattutto da parte delle donne che hanno più figli, così possono rimanere a casa con loro anche quelli più grandi e questo contribuisce all’organizzazione familiare. É uno strumento in più per conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro".
Tra i requisiti richiesti c’è la residenza in città da almeno tre anni di entrambi i genitori, il possesso di un reddito Isee non superiore a 18mila euro, lo svolgimento da parte della madre di un lavoro a tempo pieno o part-time dipendente mentre la mamma che lavora a tempo determinato, stagionale, interinale o a progetto può presentare domanda per almeno sei mesi a condizione che il periodo richiesto sia coperto da un contratto. Avranno precedenza le domande da parte di famiglie con figli disabili o con due o più gemelli. La richiesta può essere presentata anche da chi ha figli in affidamento pre-adottivo.
Un occhio all’andamento del progetto dal 2007. Il Comune ha accolto complessivamente 2.244 domande, per un totale di quasi 4,8 milioni di euro, circa 1,1 milioni sono stati stanziati solo nel 2010. Il milione e mezzo che la giunta va a investire coprirà gli ultimi mesi dell’anno e parte del 2011. Del contributo hanno usufruito 1.415 famiglie italiane, 330 coppie miste e 499 straniere, ossia quasi una su quattro.

A chi (la sinistra) accusa la giunta Moratti di non investire sull’ integrazione e a chi al contrario (la Lega) accusa soprattutto l’assessore di spendere troppo a favore degli immigrati, la Moioli replica che "stiamo facendo molto per tutti, e gli stranieri in questa come in altre iniziative che abbiamo lanciato, come la Dote Scuola o i fondi anticrisi, dimostrano di essere molto informati perchè le richieste arrivano veloci e numerose. Conoscono gli aiuti che mettiamo a disposizione, hanno una rete molto capillare e diffusa e hanno la capacità di accedere ai servizi. Forse sono anche più attenti dei milanesi".

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