Torna il piromane della Bicocca: settimo rogo

La direzione: «Non può essere un caso, ma non abbiamo mai ricevuto minacce o rivendicazioni»

Dopo un silenzio di oltre un anno, il piromane della Bicocca torna a colpire i locali dell’Università, ancora una volta però, con un incendio procura pochi danni materiali ma nessuno alle persone. Se si escludono una guardia giurata e due studentesse portate in ospedale, ma solo a scopo precauzionale: i tre sono stati infatti visitati e subito dimessi.
L’allarme scatta poco prima delle 14 quando vengono notate dense colonne di fumo nero sprigionarsi da un magazzino in via della Scienza 3, un locale in uso al dipartimento di Fisica, contenente casse da imballaggio, teloni di nylon e altro materiale di pochissimo valore. I vigili del fuoco arrivano con sei mezzi e in poco meno di tre ore spengono tutto. Nel frattempo la segnalazione viene girata anche ai carabinieri e al 118 che inviano sul posto tre ambulanze che prendono in consegna il vigilante Giuseppe D., 40 anni, portato a Niguarda, e le due studentesse: Debora M., 22 anni, e Immacolata M.P., 21, assistite alla Multimedica.
«Effettivamente episodi del genere sono un po’ troppo frequenti nel nostro Ateneo - ammette Candeloro Bellantoni, direttore amministrativo - ma a parte i legittimi sospetti per questa martellante ricorrenza, non abbiamo altri elementi. Voglio dire mai ricevuto alcuna minaccia o rivendicazione. Comunque nelle prossime ore parleremo con gli investigatori che hanno messo sotto sequestro il locale, in quanto sono convinti che l’incendio sia di origine dolosa».
Infatti, gravità dell’episodio a parte, resta appunto questa ricorrenza un po’ sospetta: sei episodi, tutti concentrati tra fine la fine del 2004 e i primi mesi del 2005. Per l’esattezza: il 26 novembre un incendio coinvolge l’Aula Magna, subito dopo un concerto tenuto dagli stessi studenti; il 12 gennaio le fiamme divampano in un bagno; il 14 febbraio due focolai vengono scoperti in un sottoscala, in mattinata, e in un deposito rifiuti, nel pomeriggio; il 10 marzo va a fuoco un cestino portarifiuti in un bagno; il 9 aprile carta igienica in fiamme in un altro servizio. Fino al rogo del 14 aprile, quando vengono incendiati i rifiuti di un bagno della palazzina 6. Anche in questo caso «molto rumore per nulla», in quanto solo per precauzione i vigili del fuoco fanno sgomberare quattro piani, circa 500 persone, per un incendio tutto sommato di ridottissime dimensioni.
Ma non solo la Bicocca è nel mirino dei piromani. O forse meglio dire del piromane in quanto nello stesso periodo in cui scoppiavano i sei incendi all’università ne venivano appiccati ben sette a Niguarda. Con una punta record, a fine aprile 2004, di quattro roghi in 27 ore. E tutti con le stesse modalità.

Anche in queste circostanze infatti l’incendiario si limita a rotoli di carta igienica, cartacce, camici, lenzuola o immondizie, in locali appartati, senza mai creare condizioni che mettano a rischio l’incolumità delle persone.

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