Torna la violenza sul voto: distrutte auto e sedi di destra

Rifondazione non condanna l’agguato a Forza Nuova e vuole vietare il corteo di oggi

Torna la violenza sul voto: distrutte auto e sedi di destra

Il clima tanto bello non lo è. Saranno pure schegge impazzite, ma impazziscono un po’ troppo spesso e, chissà come mai, sempre dalla stessa parte. Comunque negli ultimi giorni si è invelenito l’ambiente intorno ai candidati della destra e del centrodestra. Giovedì sera un assalto in piena regola alla sede di Forza Nuova a Quinto si è concluso solo con gravi danni ma nessun ferito grazie alla volontà di non reagire degli aggrediti. E stavolta c’è un’importante novità. Alcuni dei responsabili sono stati presi, non serve fare ipotesi per allontanare i sospetti. Sei giovani anarchici, già presenti alle manifestazioni contro l’arcivescovo Angelo Bagnasco alla vigilia di Pasqua, sono stati riconosciuti e denunciati dalla polizia.
L’occasione per non peggiorare le cose, stavolta l’estrema sinistra ce l’ha. Ed è già oggi. Oggi, quando si terrà un temuto corteo elettorale di Forza Nuova, in programma da tempo, con partenza da piazza Giusti alle 16 e arrivo in piazzale Caviglia a Brignole verso le 18. Temuto per le possibili azioni di chi tenterà di impedirlo. Autonomi, centri sociali, anarchici. Ma non solo. A gettare la maschera è anche Rifondazione comunista. Che non dice una parola contro la violenza messa in campo giovedì sera nell’assalto della sede dell’estrema destra. Ma si preoccupa di chiedere alle autorità di negare a Forza Nuova il diritto a manifestare. «Un corteo in campagna elettorale è una chiara provocazione - scrive la segreteria genovese del Prc -. Nessuna altra forza politica ha fatto altrettanto. Chiediamo a prefetto e questore che vietino tale corteo, per ragioni di ordine pubblico e perché ogni manifestazione di Forza Nuova è in palese violazione con la legge Mancino e con la costituzione stessa».
Mentre la sinistra, di fatto, vuole vietare i cortei per evitare di dover dar ragione a chi vuole impedirli con la violenza, anche un candidato di Alleanza nazionale è stato vittima, venerdì, di un grave episodio. Virginio Poletti, consigliere di circoscrizione uscente e ricandidato al municipio di Sampierdarena e San Teodoro, era presente al tour-comizio di Gianfranco Fini. Al termine della manifestazione ha ritrovato la sua auto, posteggiata vicino al Porto Antico, gravemente danneggiata. Ignoti gli avevano sfondato i vetri, rovinato la carrozzeria e strappato tutti i manifesti elettorali di An che erano sui sedili.

«Chiediamo ai vertici delle forze dell’ordine di tenere alta la guardia in vista di una conclusione di campagna elettorale, a fronte di un’inquietante ripresa degli episodi di violenza», sottolineano il senatore Giorgio Bornacin e il capogruppo in Regione Gianni Plinio porgendo la loro solidarietà al candidato.

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