Tornano liberi Balducci & Co i protagonisti della «cricca»

Dovranno solo firmare in commissariato, due volte la settimana. Ma per il resto potranno uscire di casa e muoversi in completa autonomia. Tornano in libertà Angelo Balducci, Fabio De Santis e Francesco Maria De Vito Piscicelli, i protagonisti della «cricca» degli appalti del G8, indagati per corruzione in concorso nel filone fiorentino dell’inchiesta sui Grandi appalti, quello che riguarda la Scuola dei marescialli di Firenze. Lo ha deciso il tribunale di Roma, che ha accolto le istanze presentate dai loro difensori. Secondo i giudici, il lungo periodo trascorso dagli indagati prima in carcere e poi agli arresti domiciliari, è stato sufficiente per scongiurare pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. Balducci e De Santis, arrestati lo scorso 4 marzo, avevano lasciato il carcere in estate. Il 13 luglio, infatti, dopo quattro mesi di detenzione, il giudice aveva concesso loro gli arresti domiciliari. Piscicelli, invece, era tornato a casa, sempre ai domiciliari, lo scorso 3 maggio.
L’ex presidente del consiglio dei lavori pubblici Balducci, e l’ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana De Santis sono imputati insieme nel processo con rito immediato in corso a Roma che si terrà il prossimo 11 gennaio davanti ai giudici della prima sezione penale. E sarà processato a Roma anche l’imprenditore Piscicelli, noto alle cronache per la famosa telefonata con risate la notte del 6 aprile del 2009, quella del tragico terremoto di L’Aquila, la cui posizione era stata stralciata.

Nei mesi scorsi, per Piscicelli, era stato sollevato un conflitto di competenze tra le procure di Firenze e quella di Roma. Adesso la Cassazione ha stabilito che il processo deve essere celebrato nella Capitale. Un’altra parte dell’inchiesta sui Grandi appalti è stata invece trasmessa alla procura di Perugia.

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