La confezione è quella dello show riempiteatro stile Fiorello e Panariello, tutto lustrini, gag, monologhi e canzoni. Solo che il mattatore è una donna, anzi una primadonna. Loretta Goggi, 58 primavere portate con grintosa eleganza, oggi arriva al Sistina con Se stasera sono qui. Musical-biografia scritto a quattro mani dalla Goggi con Riccardo Cassini, regia di Gianni Brezza, che attraverso parole e musica ripercorre la carriera di unartista sulla cresta dellonda ormai da 40 anni. «Questo spettacolo è un atto damore nei confronti del pubblico, ma se devo dirla tutta, lidea di farlo mi terrorizzava - dice la Goggi -. Se Gianni non avesse insistito, avrei rinunciato». Si tratta di uno show complesso in cui la soubrette canta, imita, balla e dialoga col pubblico. «Questo mi fa venire il mal di pancia. Finora in teatro mi ha sempre sostenuta il copione; stavolta dovrò presentarmi in scena senza la mia coperta di Linus» spiega la Goggi che tenta la carta del filo diretto con la platea pescando tra amarcord, attualità e imitazioni. Parodie che in tempi non sospetti le valsero lappellativo di Noschese in gonnella. «Sono una donna strana, adoro le sfide e mi piace cambiare. Come attrice per esempio ho sempre fatto piangere, nel senso che mi davano solo ruoli drammatici mentre io volevo far ridere». Sognava un ruolo di carattere e finì sul velluto cantando Maledetta primavera, Io nascerò e Laria del sabato sera evergreen che la Goggi intonerà circondata da dieci ballerini. Per il pubblico sarà come salire a bordo di unelegante macchina del tempo colma di sorprese. «Con gli anni i ricordi impreziosiscono, contribuendo a sostenere le nostre vite, ma guai a nutrirsi di nostalgia. Il bello di Se stasera sono qui sarà sorprendere il pubblico con cose che non si aspettano da me».
Una carriera costellata di primati e successi, la sua. Debuttante a 9 anni con gli sceneggiati in bianco e nero (Sotto processo, La cittadella, Delitto e castigo, La Freccia Nera) la Goggi lavorò con i più grandi talenti (Panelli, Foà, Salce, Giannini, Proietti, Cervi) alternando il set dei musicarelli alle trasmissioni culto: Canzonissima '72-73 (quella di Taratapunzi-e) e Formula 2 col camaleontico Alighiero Noschese. «Oggi? La tv è quella della realtà. Si guarda in piedi, mangiando, parlando al telefono. Io sono nata con la tivù del sogno, quando si cenava in fretta per rimanere incollati e zitti davanti allo schermo» ricorda la prima conduttrice solista al Festival di Sanremo nell86, poi campionessa dauditel con Ieri, Goggi e Domani, Il bello della diretta e Loretta Goggi in quiz. L'anno scorso, dopo anni di assenza, tornò per Miss Italia 2007 accanto a Mike Buongiorno. Della loro lite in diretta è stato detto tutto. «Qualcuno ha scritto che sono una fragile donna forte, ma va bene anche linverso: una forte donna fragile. In me convivono il senso della dignità, della sensibilità e della coerenza. Per questo credo che per durare, specie in questo mestiere, serva una marcia in più». Mille successi e un solo momento buio, nel 91. «Mi ritirai quando capii che la Rai stava cambiando, iniziava a seguire i gusti del pubblico: da mamma era diventata matrigna.
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