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Il Toro fa solo il solletico La Fiorentina cinque gol

Rete dell’illusione granata con Rosina, poi viola in cattedra trascinati da Toni Mutu e il lusso di poter fallire un rigore

da Firenze
Prima la grande paura, poi la grande abbuffata. Quando, minuto 15, Rosina ha bruciato Frey, il Franchi è rimasto interdetto. Il Torino (una curiosità: una quarantina di tifosi granata sono stati ospitati in curva Fiesole dai colleghi viola, stadio agibile solo per gli abbonati) era bravo a far girare la palla, un Toro tutto cuore. Quattro minuti più tardi Abbruscato ha lasciato scorrere un pallone invitante meritandosi i rimbrotti di De Biasi. E al 30’ sempre Abbruscato chiudeva una azione Rosina-Comotto con una staffilata che usciva a lato.
Aggiungete che al 23’, su segnalazione dell'assistente Liberti, Bergonzi aveva annullato una rete in girata di Toni: insomma gli ingredienti per un pomeriggio di passione c'erano tutti. Ma è davvero troppo poco questo Toro. Alla Fiorentina bastavano infatti 120 secondi per roveciare risultato e partita. Grazie a due reti di Luca Toni, magari sporche ma di valore. La prima con un tocco ravvicinato, la seconda dopo un corpo a corpo con Franceschini.
Cambiava il risultato che si adeguava ai valori dei 22 in campo e anche per una Viola sottotono poteva iniziare la scampagnata. Nonostante Montolivo non sia stato valido gestore di un centrocampo orfano di Liverani e sia Toni che Mutu abbiano tirato spesso il freno. Prandelli aveva dato spazio a Reginaldo per far tirare il fiato ad Jorgesen. Dalle folate un po’ disordinate del brasiliano è nato l'assist per la prima rete di Toni. La sorpresa è venuta da Gamberini. Due reti di testa, in fotocopia, a chiudere due azioni d'angolo e a segnalare come la difesa torinista fosse fragile e disattenta. De Biasi ha tentato di invertire la rotta ma il colpo finale gli è venuto da uno dei suoi, Franceschini. Che, dopo aver perso i confronti con Toni, firmava un autogol. Da notare che tre reti viola sono state realzzate su azioni di calcio d'angolo (ma Mutu ha fallito un rigore).
Intanto, in casa viola si sta aprendo un dibattito sul contratto di Prandelli che ha fatto sapere che per firmare il rinnovo gli saranno sufficienti 20 secondi. Così la palla rimbalza ora nelle mani dei Della Valle. A parole pare solo una formalità.

A parole.

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