da Torino
Dopo le polemiche recentemente scatenate intorno ai Giochi olimpici di Torino 2006 dal presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che aveva lanciato accuse di assenteismo al governo, ora ogni strappo sembra essersi ricomposto. E se nei giorni scorsi era stato il presidente del Toroc, Valentino Castelllani, a vestire i panni del mediatore, oggi è Mario Pescante, supervisore dei Giochi del 2006, a stemperare le incomprensioni con una battuta. «Se non avessimo risolto tutte le questioni finanziarie, probabilmente il sottosegretario allEconomia Giuseppe Vegas non sarebbe intervenuto allinaugurazione dello stadio delle Cerimonie». Con queste scherzose parole, infatti Pescante ha dissipato i dubbi e le preoccupazioni che circondavano la copertura economica necessaria per le Olimpiadi in programma a febbraio.
«Il governo - ha spiegato ancora Pescante - è intervenuto tempestivamente per assicurare i 130 milioni di euro necessari per ultimare lorganizzazione. Adesso però bisogna far fronte alle minori entrate che Sviluppo Italia (lagenzia coinvolta dal governo nella copertura del deficit Toroc, ndr) ha avuto in seguito ai tagli della finanziaria e ai problemi legati allIva».
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