Torresina 1 Serve un nuovo piano per la viabilità

Torresina 1, quartiere periferico del XIX municipio all’interno del Gra, è un complesso dagli alti palazzi color nocciola, alla vista armonico e ordinato, a dispetto delle differenti architetture che lo compongono. Otto anni fa, per molti, l’acquisto di una casa nella zona era sembrato un vero affare.
Cubature ampie a prezzi convenienti, con in più la promessa di servizi e infrastrutture: le scuole, dalla materna alle medie, una piazza, aree verdi attrezzate e, naturalmente, le necessarie bretelle di collegamento. Tutto pianificato, ma solo sulla carta. Infatti, il primo problema dei 3300 abitanti che compongono il quartiere è proprio questo, la mancanza di sbocchi lungo le principali arterie di percorrenza. Come previsto dal Piano Regolatore: la Torrevecchia Bis, anello di giuntura con via Trionfale, e il raccordo Torresina-Casal del Marmo, via d’uscita in direzione del Gra; nessuna delle opere è però stata ancora realizzata. Unica via di fuga sulla quale i residenti possono contare, l’omonima strada da cui il quartiere prende il nome, via Torresina per l’appunto, sbocco naturale lungo l’asse Torrevecchia-Boccea.
Da anni gli abitanti chiedono un ampliamento di questo unico condotto. «Tra le proposte dei cittadini che il municipio ha ricevuto – spiega, infatti, Giovanni Montefusco, presidente del Comitato abitanti municipio XIX – c’è quella di un eventuale raccordo tra via Torresina e via Giuseppe Barellai che permetterebbe, finalmente, un rapido deflusso sulla Trionfale e soprattutto il collegamento con l’ospedale San Filippo Neri». Già, perché nella migliore delle ipotesi, per il raggiungimento dell’area, un’ambulanza, attualmente, potrebbe impiegare anche sessanta minuti. Una necessità, quindi, dovuta anche all’arrivo di nuovi spazi residenziali, come Torresina 2, la cui incidenza sul traffico rischierebbe di paralizzare definitivamente la mobilità del territorio.
All’interno del quartiere l’asilo nido, creato da appena un anno, e il prefabbricato che ospita la chiesa, sono le uniche opere di urbanizzazione finora costruite. Una terza, la piazza intitolata a Gino Pallotta, invece, è stata solo parzialmente realizzata. Finanziato dal Comune nel 2007, il progetto, è stato diviso in due parti per permettere la creazione di un’area parcheggio vicina al nido. A distanza di due anni, dopo la conclusione del primo lotto, il secondo, previsto per l’estate del 2008, è ancora, a tutt’oggi, uno spiazzo di terra appena delimitato da una rete.
Notizie rassicuranti giungono comunque dall’amministrazione, grazie all’inserimento nel maxi emendamento di giunta del Bilancio 2009, su proposta del presidente della commissione bilancio, Federico Guidi, di 290 mila euro, da destinare al quartiere. «Di questi, mentre 190 mila sono stati stanziati per la messa in sicurezza di via Andrea Barbato, altri 100 mila – come spiega Fulvio Accorinti, consigliere del XIX – sono stati previsti per la creazione di una struttura destinata agli anziani, da inserire nella realizzazione del parco».

«Nel Piano di Zona – continua - sono inoltre previsti otto ettari di territorio che devono essere presi in carico dal servizio giardini. Al momento mancano i fondi, ma si sta tentando di capire se è possibile recuperarli da quelli già stanziati». In fase di progettazione anche la scuola materna, al vaglio preliminare del XII Dipartimento.

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