Torri del degrado, il piano di recupero

In quei cinque palazzi hanno trovato di tutto. Compresi i morti. A causa dell'immigrazione incontrollata sono pure diventati centri di accoglienza ufficiosi. Anche per questo motivo, secondo la polizia, sono il nodo principale della sicurezza del municipio 5. E lo rappresentano da anni: gli edifici di via Antegnati sono stati lasciati a se stessi per vent'anni. E sono diventati il più grande centro di accoglienza per migranti non ufficiale di Milano. Si tratta di una delle porte di accesso «nascoste» alla città, dove si sono organizzati molti traffici di droga e affini. E non è nemmeno l'unico di questo genere: in periferia esistono almeno altri due centri simili autogestiti dai profughi, strutture non autorizzate dentro costruzioni in rovina. E intorno si sviluppano giri di droga come quello che ha causato la morte di un uomo di 37 anni a ottobre: era entrato nei palazzoni per cercare qualche dose, il giorno successivo hanno trovato il suo corpo in fondo a un vano ascensore. Questi edifici ancora restano al centro delle preoccupazioni del commissariato di zona. Ma oggi un progetto di rilancio potrebbe mettere fine al degrado che causano nel quartiere. Il Comune, non sapendo più che fare, ha cambiato destinazione d'uso passandola da uffici a residenziale. C'è un progetto.

Circa 13 mila metri quadrati dovrebbero diventare appartamenti di edilizia convenzionata da mettere in vendita; gli altri alloggi saranno affittati. A giugno sono partite le pulizie dell'area. E da buco nero del degrado, il municipio 5 potrebbe diventare faro di un nuovo sviluppo.

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