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Torvald Palema, l’Ibrahimovic del trotto svedese

Passare dai 35 mila spettatori impazziti di Stoccolma che, fin dalle prime luci dell'alba, hanno preso d'assalto l'ippodromo svedese, alle italiche corse, dove le tribune vengono regolarmente disertate non è impresa certamente facile. Torniamo dalla Scandinavia con un album di ricordi quanto mai prezioso: gente con il volto dipinto di gialloblù che esplode di gioia quando Torvald Palema ed Ake Svanstedt tagliano vincitori il palo del mitico Elitloppett a media di 1’10”4 riportando sul trono la nazione di casa. Loro, gli svedesi biondi e glaciali, hanno vissuto i due minuti scarsi della finale con il cuore in gola. Da troppo tempo battuti in pista dagli invaders, tra cui spiccano i due successi di Varenne e quello più recente di Exploit Caf, figli prediletti del nostro allevamento, avevano una voglia matta di rivincita.
E così è stato con Jaded, che in batteria aveva incantato volando in 1’09”7 buon secondo alle spalle del nuovo eroe nazionale che ha avuto la stessa accoglienza riservata alle magie di Ibrahimovic. Storie di un Paese che fa del trotto uno sport nazionale ed al quale i tg dedicano servizi speciali e i quotidiani le prime pagine. Forse i nostri leader dovrebbero andare lassù a fare un corso accelerato di come si diffonde la febbre da cavallo tra il popolo. Anche perché se è vero che nella corsa faro i nostri hanno steccato è altrettanto vero che due cavalli di tre anni targati Italia hanno dominato la scena. Si tratta di Main wise as e di Moonlight Kronos nati e cresciuti nei paddock del belpaese. In ogni caso torniamo con i piedi per terra e oggi andiamo a Bologna per assistere all'intrigante gran premio della Repubblica. Pronostico davvero incerto con Filipp Roc reduce da un recupero fenomenale dopo rottura a Palermo che vuole tornare sul gradino più alto del podio. Ma non se la porta certamente da casa visto che al suo interno partirà Gorniz, pupillo di Enrico Bellei creato da Sandro Viani, il Presidente degli allevatori e padre bipede di Varenne, sui prati di Zenzalino. al largo di tutti scatterà invece Algiers Hall, uno yankee ormai naturalizzato capace di esaltare e deludere con la stessa facilità. Paul November con Minnucci proverà a fare partenza, mentre Gironda As, con in sediolo Super Pippo Gubellini è la mina vagante della contesa. Sorpresona da tentare piazzato è Naughty Nunu visto in netto progresso negli ultimi mesi.
Insomma una corsa che si preannuncia incerta, buon viatico per uno spettacolo da non perdere.

Peccato solo che Bologna non sia Stoccolma e che da noi se ne accorgeranno in pochi visto che i media italiani ignoreranno l'evento poiché troppo concentrati sui tatuaggi di Totti ed i mal di pancia di Mourinho.

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