Totti ormai è un Pupone part-time Ma la Roma quanto può aspettarlo?

RomaStavolta è la schiena a fare i capricci. E ancora una volta Francesco Totti marca visita. Quello del capitano giallorosso è il nome eccellente della lunga lista di infortunati in casa Roma (sette gli assenti a Reggio Calabria e, a parte il separato in casa Panucci, sono tutti in infermeria).
Le cifre parlano chiaro: diciotto le partite ufficiali giocate, poco più della metà di quelle disputate dalla squadra di Spalletti nell’annata. È stata una stagione a singhiozzo, soprattutto in campionato, dove comunque Totti è riuscito a segnare sei gol (in pratica, uno ogni due partite) e si è portato a tre sole reti da Amadei, il decimo miglior cannoniere della serie A. Ormai le sue settimane trascorrono più in palestra o in piscina che sul campo: la fisioterapia è il suo allenamento principale. E tutte le volte che il capitano accusa un dolorino, si rimane con il fiato sospeso. Totti è un’icona dei romanisti, logico che però in molti si chiedano quanto potrà ancora resistere davanti a infortuni così ripetuti.
Gli stop and go di questa travagliata stagione sono stati già tanti: prima la distorsione alla caviglia nella finale di Supercoppa, poi l’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio e la chiusura d’anno con la lesione al bicipite femorale. I trentotto giorni di stop dopo Catania, con il positivo rientro mercoledì nella sfida con il Palermo, sembravano già un brutto ricordo. Ci ha pensato la sua schiena, già vessata in passato da altri acciacchi, a bloccarlo di nuovo. E per i tifosi presenti fuori dalle mura di Trigoria vederlo lasciare il ritiro all’ora di pranzo è stato un’altra delusione.
«Mi dispiace non avere la totalità dei giocatori a disposizione, ma ormai ci sono abituato», l’amara considerazione di Spalletti. Che non vuol sentir parlare di emergenza («quella ci sarà quando mi mancheranno 14 giocatori») ma si cruccia per il nuovo stop del capitano: «Quando succede che manca qualcuno, una squadra forte deve sopperire alle assenze. Certo che se poi manca uno come Totti, con le sue qualità, diventa tutto più difficile....».
Prima delle vacanze natalizie, Francesco Totti ha manifestato (e non solo pubblicamente) l’intenzione di continuare a giocare oltre i 35 anni. Quando gli scadrà l’attuale contratto (giugno 2010), non ne avrà ancora 34. E così vorrebbe firmare il prima possibile un prolungamento di due anni. Ne parlerà direttamente con il presidente Rosella Sensi. È bastata una battuta, la sera degli auguri per Natale con la squadra al completo. «Francesco, quando vuoi sistemiamo tutto», le parole del massimo dirigente giallorosso. La Roma ha altre priorità nel fitto calendario dei prolungamenti, ma quello di Totti sarà speciale, andrà praticamente in automatico, una volta resa ufficiale la volontà del capitano di continuare a giocare. La negoziazione del nuovo ingaggio non sarà un problema: Totti oggi guadagna 5,8 milioni di euro all’anno. Le cifre del nuovo contratto saranno più basse, ma il capitano ha già preso in esame la possibilità di acquistare un’altra fetta di azioni della società. Quattro anni fa fu uno dei pochissimi giocatori a sottoscrivere l’aumento di capitale. La scrivania, promessa a fine carriera, può ancora attendere. Totti vuole intanto aiutare la squadra a raggiungere l’importante quarto posto. E non vuole assolutamente saltare il doppio appuntamento di Champions con l’Arsenal.

Infortuni permettendo.
E mentre il divorzio da Panucci è ormai certo (il calciatore ligure sembra diretto in Premier League), la Roma ha ottenuto dal Lecce il prestito con diritto di riscatto del difensore del Mali Diamoutene.

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