Festa rovinata allInter e tanti rimpianti per una stagione che poteva essere migliore. La Roma batte i nerazzurri 3-1, li costringe alla prima sconfitta in campionato e a posticipare le celebrazioni. Soddisfazioni di fine stagione ma tanto basta per rialzare la testa dopo la batosta di Manchester. Ma con un po più di convinzione si poteva andare oltre, insomma giocarsi questo benedetto scudetto. Ne è convinto Luciano Spalletti che fa i complimenti ai futuri campioni dItalia, al Mancini italiano, ma si mangia le mani per loccasione persa. «Questa vittoria dimostra che ci siamo comunque come squadra, troppi passaggi a vuoto ci hanno impedito di star dietro ai nerazzurri. Ora non resta che regalare ai nostri tifosi la soddisfazione di vincere la finale di coppa Italia».
La voglia di cancellare lonta di Champions è ancora tanta, anche se la vittoria sullInter non basta a placare lamarezza, la rende meno attuale. «Quella notte da incubo me la porterò dentro ancora per molto - confessa il mister - ci vorranno tante vittorie per cancellarla...».
Nel primo tempo una Roma che non ti aspetti gioca a memoria regala spettacolo e chiude in vantaggio, 1-0, grazie al solito Perrotta, prezioso in ripiegamento e letale negli inserimenti sottoporta, poi cala. «Siamo partiti alla grande, a volte la Roma sa essere irresistibile, probabilmente lInter era emozionata, noi abbiamo giocato un bel primo tempo. Poi, dopo il rigore, ci siamo demoralizzati e loro hanno preso possesso del centrocampo».
Di sicuro il campionato italiano non è al livello della Champions, e le squadre inglesi lo stanno dimostrando, ma qualcosa è cambiato dopo Manchester, cè più cattiveria agonistica nei giocatori. «Dopo quella notte ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che dovevamo reagire immediatamente. Nella vittoria di oggi ci credevamo, ci servirà per il morale nella doppia sfida di coppa Italia, siamo convinti di poterla vincere».
Gongola anche capitan Totti che continua nella sua stagione da vero goleador, 21 reti non sono poche, soprattutto per uno che punta lo è a metà. «Noi ci sentiamo forti. Siamo venuti qua pensando di poterli battere e ci siamo riusciti. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra nonostante dopo Manchester ci davano tutti per spacciati». Totti e la solita sciatalgia che limita movimenti e rapidità nei recuperi. «È un mese che ho questo problema e non riesco a fare tutti i movimenti, ma non posso lasciare la squadra in questo momento delicato, sto cercando di dare il mio contributo per il secondo posto».
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