E ora la stessa grinta a Kiev. Alla ripresa della Champions la Roma può chiudere la pratica qualificazione andando a vincere in Ucraina. Non sarà facile ma il gruppo di Luciano Spalletti (secondo i bookmaker inglesi decima forza del lotto) ha dimostrato «carattere e sano agonismo, caratteristiche - come rileva il tecnico - che non facevano parte del nostro dna» e che, invece, la Roma dovrà custodire gelosamente in vista dei prossimi impegni ufficiali.
A partire da quello di domani sera, in cui la squadra dovrà fare ancora a meno di Francesco Totti. Il capitano non è nella lista dei 20 convocati dal tecnico per la trasferta con la Dinamo. Il numero dieci, dopo la visita di controllo presso Villa Stuart, ha svolto anche ieri solo lavoro differenziato. Per circa unora, Totti ha effettuato corsa, allunghi, scatti ed esercizi atletici, senza mai calciare il pallone. Le sue condizioni sono apparse in miglioramento, ma non al punto di far parte del gruppo per Kiev. Per quanto riguarda il resto della squadra, De Rossi, Pizarro e, soprattutto Panucci, sono rientrati dalla bella vittoria di Marassi con il morale alle stelle. Il primo, al termine della gara, è andato contro tutte le scaramanzie pronunciando la parola «scudetto»; il cileno ha dimostrato ancora una volta il motivo per cui Spalletti ha fatto carte false per strapparlo allInter e averlo in maglia giallorossa. Panucci, dopo i due gol di testa allHampden Park e al Luigi Ferraris, sembra stia vivendo una seconda giovinezza calcistica. Per calare il tris, al difensore manca ora solamente lo stadio intitolato a Lobanovski.
Non solo sorrisi, però, ci saranno nelle valigie che accompagneranno i calciatori della Roma nella trasferta in Ucraina. Mancini ne è un esempio. Il brasiliano, dopo lennesima sostituzione da parte di Spalletti, aveva dipinta sul volto tutta linsoddisfazione per loccasione buttata al vento. Delusione e tristezza sembrano essersi impadronite dello stato danimo di un giocatore che fino a poco tempo fa segnava gol bellissimi a ritmo di capoeira. E che ora sembra pronto per cambiare squadra dopo aver aver perso il feeling con la piazza e lallenatore.
Tra i bagagli che nemmeno partiranno per Kiev, ci saranno quelli di Mexes, Aquilani e Perrotta. I tre rimarranno a Trigoria per curarsi e lavorare in vista della gara dellOlimpico contro lUdinese.
Diverso il discorso per Taddei.
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